I
contributi Inps vengono versati durante tutta la durata della vita lavorativa e concorrono all'ammontare di quella che sarà la pensione erogata una volta raggiunti i requisiti per smettere di lavorare. Tutti i lavoratori, dipendenti o autonomi, versano una quota mensile rapportata allo stipendio percepito per il tipo di lavoro svolto. I dipendenti troveranno questa quota già detratta in busta paga, mentre per i lavori autonomi è necessario versare quanto stabilito dall'Inps in base al settore di attività.
I contributi possono anche essere versati all'
Inps in
forma volontaria per le casalinghe e per tutte le persone che svolgono attività lavorativa domestica senza retribuzione. In questo modo, con un piccolo versamento mensile, si potrà accedere alla pensione di vecchiaia al compimento del 65esimo anno di età.
In base alla tipologia di
contributo individuale, esistono delle categorie con diverse caratteristiche: i contributi volontari sono quelli che vengono versati quando l'attività lavorativa si interrompe prima di aver maturato i requisiti per poter andare in pensione e si desidera integrare per il tempo che manca. I contributi da ricongiunzione sono invece quelli che, su richiesta del lavoratore, vengono unificati in un unico fondo; questo succede quando si cambia settore lavorativo e, quindi, i contributi vengono versati in casse differenti. I contributi figurativi vengono erogati a carico dell'Inps per periodi durante i quali il lavoratore non ha prestato attività lavorativa, oppure ha percepito indennità a carico dell'Inps o, ancora, ha percepito la retribuzione in misura ridotta.
Recentemente è stata istituita la
totalizzazione dei contributi, ossia una variante della ricongiunzione che, oltre a unificare la parte economica dei contributi versati, unifica anche la parte temporale, ossia le annualità conteggiate per contributi versati in diversi fondi o casse previdenziali.
Esistono anche i
contributi da riscatto, cioè la possibilità di coprire alcuni periodi di attività non soggette a contributi, come il servizio militare oppure gli anni di studi universitari. Per questa opzione, verrà richiesto al contribuente di versare una quota commisurata al periodo di riscatto. In questo modo, gli anni di altre attività verranno assimilati a quelli dell'attività lavorativa e conteggiati al fine del calcolo della pensione.