Quando si parla di
contributi europei ci si riferisce ai
finanziamenti messi a disposizione dell’Unione Europea per un complesso di progetti che interessano diversi settori, quali: l’istruzione, la salute, la tutela dei consumatori, la protezione dell’ambiente e gli aiuti umanitari.
Lo stanziamento dei
fondi europei segue
norme ben precise e, a seguito dell’erogazione, l’investimento viene
controllato rigorosamente al fine di verificare che l’utilizzo del finanziamento avvenga in modo responsabile. Anche se la responsabilità politica per il corretto impiego dei suddetti finanziamenti ricade sui commissari del collegio europeo, i controlli in merito vanno effettuati dai governi nazionali, nell’ambito dei quali viene di fatto speso il contributo stanziato.
I contributi europei sono amministrati sulla base di diversi programmi e da organi differenti, tuttavia il 76% del bilancio dell’UE è gestito dai paesi membri. Tra le tipologie di finanziamento europeo si distinguono principalmente le
sovvenzioni e gli
appalti pubblici. Le prime sono finalizzate a specifici progetti, il cui finanziamento è in parte erogato dall’Unione Europea, in parte da altre fonti. I secondi sono invece destinati all’acquisizione di beni, servizi e opere, al fine di garantire il funzionamento dei programmi europei. Gli appalti sono assegnati mediante bandi di gara, che interessano diversi ambiti, quali quello formativo e di consulenza per esempio.
Tra i beneficiari dei contributi europei emergono innanzitutto le
piccole imprese, che possono ottenerli tramite sovvenzioni, prestiti e garanzie. Anche le
organizzazioni non governative possono richiedere e ottenere i finanziamenti europei per investimenti concernenti gli ambiti di attività dell’UE senza scopo di lucro. I
giovani sono un’altra importante categoria di beneficiari che è interessata dai contributi europei. A essi sono destinati
due tipologie di finanziamento: il programma di apprendimento permanente consistente nell’opportunità di studio e di formazione professionale all’estero; il programma denominato “Gioventù in azione”, concernente i progetti funzionali a invogliare le forme di volontariato, di partecipazione dei cittadini e, nel complesso, un clima maggiormente multiculturale. Anche i
ricercatori rientrano tra i soggetti che possono usufruire dei contributi europei. Si ricorda al riguardo lo stanziamento dei fondi nell’ambito del Settimo Programma Quadro finalizzati alla ricerca concernente la cooperazione, le persone, le idee, la capacità e il settore nucleare. Infine occorre menzionare anche gli
agricoltori dell’UE, i quali hanno il diritto a ricevere i contributi europei al fine di integrare il loro reddito, tuttavia a patto che rispettino le norme di tutela ambientale, animale e di sicurezza alimentare.
Ulteriori informazioni circa i contributi europei si possono reperire alla seguente pagina web:
http://europa.eu/about-eu/funding-grants/index_it.htm.
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