Il decreto Bersani sulle assicurazioni e la classe di merito ha introdotto alcune importanti novità circa il funzionamento delle polizze sugli autoveicoli. Il decreto, diventato poi Legge nel 2007 (legge n. 40/2007) è intervenuto su molti aspetti della vita quotidiana dei consumatori, come la liberalizzazione nelle modalità di disdetta dai contratti di fornitura (luce, gas e simili). Un altro contributo importante riguarda il funzionamento delle classi di merito per le assicurazioni auto.
Ricordiamo che la principale assicurazione sugli autoveicoli è la
Rc Auto, la polizza obbligatoria per danni provocati a terzi durante la circolazione. Il calcolo del premio da pagare alla compagnia assicurativa è effettuato sulla base delle
classi di merito, che dipendono dal grado di esperienza al volante dell’assicurato e quindi dal suo livello di rischio per l’assicurazione.
Generalmente, un neopatentato, o chi è per la prima volta intestatario di un contratto di assicurazione della Rc Auto, accede all’ultima delle classi, la CU 14, pagando un premio particolarmente elevato. Il premio calerà con gli anni (in assenza di sinistri), mentre l’assicurato raggiunge classi di merito più elevate. Il decreto Bersani prevede che si possa usufruire della classe più elevata fra quelle dei propri famigliari assicurati, solo se si ha la medesima residenza e si fa parte dello stesso nucleo famigliare. Sarà dunque necessario presentare alla compagnia
lo stato di famiglia. Inoltre, si può ereditare la classe solo se il veicolo in questione non è mai stato assicurato e l’immatricolazione o il passaggio di proprietà sono avvenuti da meno di 12 mesi. Per gli altri contributi del decreto Bersani sulla assicurazioni auto,
vi rimandiamo al nostro approfondimento in merito.
Tornando alla gestione delle classi di merito, molti si sono chiesti se, effettuando
la co-intestazione dell’autoveicolo con un famigliare, si potesse accedere a ulteriori vantaggi. La risposta è no, almeno dal punto di vista dell’assicurazione (si veda qui invece il caso dell’auto cointestata). Infatti, con la co-intestazione dell’auto con un parente con classe di merito superiore si accede al medesimo regime descritto in precedenza.
In entrambi i casi, il premio sarà certamente più basso rispetto a quello che chi si assicura per la prima volta dovrebbe pagare, ma sarà comunque ponderato rispetto alla sua inesperienza. Cosa significa? Che anche avendo la medesima classe, il decreto Bersani su assicurazioni e classe di merito consente comunque alle compagnie di stabilire un premio più alto per chi ha meno esperienza rispetto al famigliare da cui si eredita la classe.