Buoni fruttiferi postali indicizzati

Tutto quello che c'è da sapere sui buoni fruttiferi postali indicizzati: che cosa, sono, quali sono le caratteristiche principali, quali sono i vantaggi e gli svantaggi e tante altre informazioni utili per scegliere quelli più adatte alle tue esigenze di investimento.
Tra le varie tipologie di buoni fruttiferi postali quelli indicizzati all'inflazione italiana rappresentano una valida opzione che chi vuole investire una somma di denaro con la garanzia che alla fine del periodo indicato nella sottoscrizione avvenga la restituzione dell'intero capitale e il recupero della perdita del potere di acquisto. Il recupero avviene in misura del 100% dell'inflazione italiana rilevata durante il periodo di investimento e viene fissata tramite l'indice ISTAT FOI. Ciò significa che il cliente non andrà incontro a rischi finanziari come ad esempio la perdita del capitale e può contare su un incremento della cifra grazie agli interessi maturati nel tempo.
È importante sapere che questo tipo di investimento non può avere una durata maggiore ai 10 anni. È possibile, nel corso del periodo di investimento, richiedere la restituzione anticipata della somma versata e senza alcuna perdita a patto che la richiesta di restituzione venga effettuata una volta che siano passati almeno 18 mesi dalla sottoscrizione con Poste Italiane. Dopo i 18 mesi, infatti, il capitale sarà restituito anche tenendo conto degli interessi maturati nel frattempo e dell'inflazione maturata nel periodo relativo, quindi si applicano tutte le condizioni contrattuali.
Nel confrontare differenti tipologie di buoni fruttiferi postali è fondamentale tenere in considerazione che nei buoni fruttiferi indicizzati all'inflazione corrispondono degli interessi reali sulla quota versata, che si aggiungono al tasso dell'inflazione. Per questa tipologia di investimento, inoltre, è da ricordare che nel momento in cui il tasso dell'inflazione italiana supera il tasso di interesse applicato sulla cifra costituente l'investimento, si registrerà di conseguenza una perdita di denaro.
Fino a qualche tempo fa era possibile sottoscrivere anche dei buoni fruttiferi postali indicizzati a scadenza, ma questa possibilità è stata eliminata dal 2012, anno da cui non sono più sottoscrivibili poiché non più previsti tra i prodotti postali attivabili.
Sul sito ufficiale di Poste Italiane potrai trovare tutte le informazioni che ti servono per conoscere i tassi nominali annui lordi (che per le condizioni in vigore dal 10 luglio 2014 risulta essere dello 0,50% annuo) e per saperne di più sul Piano di risparmio “risparmiodisicuro” che consente di sottoscrivere i Buoni postali con una scadenza periodica prefissata e in modo automatico.
Tra le varie tipologie di buoni fruttiferi postali quelli indicizzati all'inflazione italiana rappresentano una valida opzione che chi vuole investire una somma di denaro con la garanzia che alla fine del periodo indicato nella sottoscrizione avvenga la restituzione dell'intero capitale e il recupero della perdita del potere di acquisto. Il recupero avviene in misura del 100% dell'inflazione italiana rilevata durante il periodo di investimento e viene fissata tramite l'indice ISTAT FOI. Ciò significa che il cliente non andrà incontro a rischi finanziari come ad esempio la perdita del capitale e può contare su un incremento della cifra grazie agli interessi maturati nel tempo.
È importante sapere che questo tipo di investimento non può avere una durata maggiore ai 10 anni. È possibile, nel corso del periodo di investimento, richiedere la restituzione anticipata della somma versata e senza alcuna perdita a patto che la richiesta di restituzione venga effettuata una volta che siano passati almeno 18 mesi dalla sottoscrizione con Poste Italiane. Dopo i 18 mesi, infatti, il capitale sarà restituito anche tenendo conto degli interessi maturati nel frattempo e dell'inflazione maturata nel periodo relativo, quindi si applicano tutte le condizioni contrattuali.
Nel confrontare differenti tipologie di buoni fruttiferi postali è fondamentale tenere in considerazione che nei buoni fruttiferi indicizzati all'inflazione corrispondono degli interessi reali sulla quota versata, che si aggiungono al tasso dell'inflazione. Per questa tipologia di investimento, inoltre, è da ricordare che nel momento in cui il tasso dell'inflazione italiana supera il tasso di interesse applicato sulla cifra costituente l'investimento, si registrerà di conseguenza una perdita di denaro.
Fino a qualche tempo fa era possibile sottoscrivere anche dei buoni fruttiferi postali indicizzati a scadenza, ma questa possibilità è stata eliminata dal 2012, anno da cui non sono più sottoscrivibili poiché non più previsti tra i prodotti postali attivabili.
Sul sito ufficiale di Poste Italiane potrai trovare tutte le informazioni che ti servono per conoscere i tassi nominali annui lordi (che per le condizioni in vigore dal 10 luglio 2014 risulta essere dello 0,50% annuo) e per saperne di più sul Piano di risparmio “risparmiodisicuro” che consente di sottoscrivere i Buoni postali con una scadenza periodica prefissata e in modo automatico.
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