Non serve neanche dirlo: l’auto elettrica è il veicolo più pulito presente in circolazione. Ed è forse il veicolo che, più di tutti, ci dà un’immagine immediata del futuro: motori silenziosi, rispetto totale dell’ambiente. Purtroppo, almeno per il momento la realtà presenta ancora numerosi problemi.
Ad un’efficienza energetica altissima (circa il 90%) corrisponde infatti un’autonomia molto limitata. Ma il problema maggiore è forse il tempo di ricarica di un motore elettrico: dalle 3 alle 4 ore, un fattore che può far desistere pure gli ecologisti più convinti.
Non proprio capillare, anche se in aumento, è anche la distribuzione delle colonnine elettriche: la provincia più virtuosa è quella di Firenze, con 138 di queste installazioni, seguita da Roma (66) e Milano (48). Malamente riforniti sono però alcuni dei centri cittadini più importanti, quali Torino (una sola colonnina). Quasi assenti sono poi al Sud: le provincie di Napoli e Palermo contano una sola installazione (per informazioni dettagliate,
clicca qui).
Il principio è tuttavia semplice: a bordo del veicolo è presente un carica-batterie da attaccare alla colonnina. Le batterie possono essere montate anche a doppio set, e hanno in genere una vita di circa 4 anni. E questo deve essere motivo di attenzione: a dispetto dell’energia pulita che consuma, una batteria scarica non opportunamente riciclata inquina decisamente di più di un normale combustibile.
Molto più diffusi, per ora, sono i veicoli ibridi: tipicamente, quelli che coniugano una carburazione interna (ad esempio a benzina) e un motore elettrico. E in questo, molte case automobilistiche si sono già messe in moto: Citroen, Peugeot, Nissan…
Meno scoraggiante è invece il futuro. Se per un privato cittadino un motore integralmente elettrico può ancora essere fonte di problemi, molte amministrazioni hanno già adottato bus ecologici: un fenomeno decisamente diffuso soprattutto nel mittel-Europa (tra Svizzera, Francia e Germania). Molto dipende dalla volontà di generalizzare e incentivare il fenomeno.
Come dire, si tratta di cominciare.
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.