Permesso retribuito

Il permesso retribuito è un diritto riconosciuto ai lavoratori impiegati presso il settore pubblico e privato e che consiste nella possibilità di astenersi, per un certo numero di ore, dal proprio incarico lavorativo senza rinunciare alla retribuzione normalmente corrisposta. Il permesso retribuito, disciplinato dalla Legge e dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, può essere richiesto in determinate circostanze, che danno vita a diverse tipologie di congedi stipendiati. Tuttavia, possiamo asserire che il permesso retribuito può essere richiesto e goduto nel corso dell’anno lavorativo e non durante le ferie. A livello generale le ore di permesso retribuito che il lavoratore matura durante l’anno e di cui non usufruisce vanno comunque saldate in busta paga da parte del datore di lavoro.
Tornando alle circostanze particolare nei quali i lavoratori possono avvalersi del diritto di congedo dall’impiego senza rinunziare al proprio salario, si individuano diverse tipologie di permesso retribuito, come di seguito illustrato.
- Permesso per lutto: congedo richiesto nel caso di sopraggiunto decesso del coniuge, di un parente fino al secondo grado e di un componente anagrafico della famiglia. Tale permesso consiste in un periodo di astensione dal lavoro pari a tre giorni consecutivi.
- Permesso per gli studenti lavoratori: congedo riconosciuto ai lavoratori iscritti presso i vari gradi di scuola e presso l’università. In tal caso per ottenere il permesso retribuito occorre certificare la propria frequenza ai corsi.
- Permesso per disabili e invalidi civili: è il congedo riconosciuto ai lavoratori portatori di handicap grave e attestato dall’ASL. Si tratta di un permesso funzionale all’effettuazione delle necessarie cure mediche.
- Permesso per elezioni: è il permesso elettorale riconosciuto a coloro che sono chiamati a svolgere le funzioni presso i seggi in occasione degli eventi elettivi.
- Permesso sindacale: di cui si possono avvalere i rappresentati sindacali delle aziende, secondo la specifica normativa prevista in merito.
- Permesso per i donatori di sangue: riconosciuto a coloro che donano il sangue e che, pertanto, possono assentarsi dal luogo di lavoro per l’intera giornata del prelievo.
- Permesso per volontariato: congedo che possono richiedere i lavoratori dipendenti che prestano servizio presso le associazioni di volontariato iscritte agli albi regionali e agli elenchi nazionali della protezione civile. Nello specifico tale permesso può essere richiesto in caso di calamità naturali, di emergenza nazionale, oltre che di simulazione e formazione.
- Permesso di matrimonio: anche noto come licenza matrimoniale, è il congedo a cui ha diritto il lavoratore che si è sposato. Tale permesso consiste in quindici giorni da usufruire consecutivamente nel corso dell’anno solare nel quale è stato celebrato il matrimonio; tuttavia questi giorni di permesso non vengono conteggiati per l’anzianità di servizio e non sono cumulabili alle ferie.
- Permesso di maternità: è il congedo riconosciuto alle donne in gravidanza che, per richiederlo, devono presentare al proprio datore di lavoro tutta la documentazione necessaria.
- Permesso allattamento: è il riposo giornaliero che le neo mamme lavoratrici possono richiedere per allattare il proprio figlio durante il primo anni di vita. In alcune circostanze, esplicitate dalla normativa, tale permesso può essere richiesto e usufruito anche dai papà (ad es. nel caso di decesso della madre).
Consultando il sito web della Fp Cgil, alla pagina dedicata ai permessi, è possibile reperire ulteriori e dettagliate informazioni in merito.
Tornando alle circostanze particolare nei quali i lavoratori possono avvalersi del diritto di congedo dall’impiego senza rinunziare al proprio salario, si individuano diverse tipologie di permesso retribuito, come di seguito illustrato.
- Permesso per lutto: congedo richiesto nel caso di sopraggiunto decesso del coniuge, di un parente fino al secondo grado e di un componente anagrafico della famiglia. Tale permesso consiste in un periodo di astensione dal lavoro pari a tre giorni consecutivi.
- Permesso per gli studenti lavoratori: congedo riconosciuto ai lavoratori iscritti presso i vari gradi di scuola e presso l’università. In tal caso per ottenere il permesso retribuito occorre certificare la propria frequenza ai corsi.
- Permesso per disabili e invalidi civili: è il congedo riconosciuto ai lavoratori portatori di handicap grave e attestato dall’ASL. Si tratta di un permesso funzionale all’effettuazione delle necessarie cure mediche.
- Permesso per elezioni: è il permesso elettorale riconosciuto a coloro che sono chiamati a svolgere le funzioni presso i seggi in occasione degli eventi elettivi.
- Permesso sindacale: di cui si possono avvalere i rappresentati sindacali delle aziende, secondo la specifica normativa prevista in merito.
- Permesso per i donatori di sangue: riconosciuto a coloro che donano il sangue e che, pertanto, possono assentarsi dal luogo di lavoro per l’intera giornata del prelievo.
- Permesso per volontariato: congedo che possono richiedere i lavoratori dipendenti che prestano servizio presso le associazioni di volontariato iscritte agli albi regionali e agli elenchi nazionali della protezione civile. Nello specifico tale permesso può essere richiesto in caso di calamità naturali, di emergenza nazionale, oltre che di simulazione e formazione.
- Permesso di matrimonio: anche noto come licenza matrimoniale, è il congedo a cui ha diritto il lavoratore che si è sposato. Tale permesso consiste in quindici giorni da usufruire consecutivamente nel corso dell’anno solare nel quale è stato celebrato il matrimonio; tuttavia questi giorni di permesso non vengono conteggiati per l’anzianità di servizio e non sono cumulabili alle ferie.
- Permesso di maternità: è il congedo riconosciuto alle donne in gravidanza che, per richiederlo, devono presentare al proprio datore di lavoro tutta la documentazione necessaria.
- Permesso allattamento: è il riposo giornaliero che le neo mamme lavoratrici possono richiedere per allattare il proprio figlio durante il primo anni di vita. In alcune circostanze, esplicitate dalla normativa, tale permesso può essere richiesto e usufruito anche dai papà (ad es. nel caso di decesso della madre).
Consultando il sito web della Fp Cgil, alla pagina dedicata ai permessi, è possibile reperire ulteriori e dettagliate informazioni in merito.