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Permessi allattamento

Permessi allattamento
I permessi allattamento sono una tipologia di permesso riconosciuta alle mamme lavoratrici che hanno bisogno di astenersi dall’incarico lavorativo per poter allattare il proprio bambino nel corso del suo primo anno di vita. Di tali permessi, come vedremo in seguito, si possono avvalere, in determinate circostanze, anche i padri. I permessi allattamento rientrano nell’ambito dei permessi retribuiti, ovvero quelli riconosciuti in quanto diritto dei lavoratori di assentarsi per validi motivi dal posto di lavoro senza rinunciare alla normale retribuzione. I permessi allattamento, anche noti come riposi giornalieri della madre o del padre, sono regolamentati dagli articoli 39, 40 e 41 del Decreto Legislativo n. 151 del 2001, attuato in funzione della tutela e del sostegno della maternità e della paternità.

Con i permessi allattamento il datore di lavoro è tenuto a riconoscere alla mamme lavoratrici due periodi di riposo al giorno, durante il primo anno di vita del bambino. Più precisamente, nel caso delle donne impiegate con un contratto full time le ore di permesso sono due, con la possibilità di cumularne la fruizione; alle lavoratrici part time (orario lavorativo inferiore a sei ore) viene riconosciuta invece un’ora di permesso giornaliero. Nell'eventualità che la lavoratrice usufruisca dell’asilo nido o di una struttura idonea, che il datore di lavoro ha istituito nell’azienda o nelle vicinanze, la durata del permesso si riduce a mezz’ora.

Il trattamento economico corrisposto nelle ore relative ai permessi allattamento è il medesimo del normale regime lavorativo applicato in assenza di permesso, quindi all’interessata viene corrisposto l’intero stipendio.

Inoltre la normativa stabilisce che, in determinate circostanze, i permessi allattamento possono essere richiesti e riconosciuti anche ai padri lavoratori dipendenti. Questo avviene quando i figli sono affidati esclusivamente al padre, quando la madre lavoratrice ha deciso di non avvalersi dei suddetti permessi, nel caso in cui la madre non sia impiegata come lavoratrice dipendente, nel caso sia deceduta o gravemente malata. Al momento il padre può usufruire dei permessi allattamento anche se la mamma è casalinga. Nei casi di parto plurimo, invece, i periodi di riposo retribuiti sono raddoppiati.

Occorre infine ricordare che la distribuzione dei permessi allattamento nel corso dell’orario lavorativo solitamente vengono stabiliti di comune accordo tra il datore di lavoro e la dipendente in relazione alle esigenze aziendali e in ragione dell’esigenza di garantire la cura del neonato. Nel caso l’accordo tra le parti non venga raggiunto interverrà l’ispettore del lavoro a definire la distribuzione.

Per avvalersi dei permessi allattamento le neo mamme lavoratrici dovranno presentare la richiesta al datore di lavoro, mentre nel caso dei neo papà la richiesta non solo dovrà essere avanzata al datore di lavoro, ma anche all’INPS, con tutta la relativa documentazione.