I sindacati sono organizzazioni che si occupano della tutela dei lavoratori e della regolamentazione dei rapporti di lavoro tramite strumenti come la contrattazione collettiva, gli scioperi e i contratti collettivi di lavoro (CCNL).
L'iscrizione è libera e a fronte di quote forfettarie o di contributi sindacali, consente di accedere a servizi che vanno dalla semplice consulenza fino all'assistenza legale in caso di contenzioso o di vertenze di lavoro.
Essere tesserati presso un sindacato è molto importante perché consente di conoscere e difendere i propri diritti di lavoratore, ma può capitare che l'organizzazione alla quale siamo iscritti non ci rappresenti più a livello politico, oppure non difenda quelle che per noi sono priorità. Qualunque sia il motivo,
disdire l'iscrizione a un sindacato è un diritto del cittadino.
Capita spesso, però, che a differenza delle informazioni sull'iscrizione, quelle sulla disdetta sindacale siano meno accessibili e semplici da comprendere. In realtà la procedura è piuttosto semplice e consiste nell'invio (per raccomandata A/R) della
lettera di rinuncia alla sede provinciale del Dipartimento del Tesoro.
La lettera non ha una struttura precisa, ma esiste un modello che deve contenere tutte le informazioni sul richiedente (nome, cognome, azienda presso cui lavora), sull'organizzazione sindacale e sulla data di decorrenza della richiesta.
Un esempio di lettera può essere:
Spett.le ...
e.p.c. Spett.le ...
Oggetto: Disdetta conferimento contributi sindacali
Il sottoscritto/a NOME COGNOME dipendente presso AZIENDA, con la presente intende comunicare la propria intenzione di annullare l'iscrizione all'Organizzazione Sindacale SIGLA ORGANIZZAZIONE SINDACALE, con decorrenza dal DATA.
Distinti saluti
In fede
FIRMAUna lista delle sedi provinciali del Dipartimento del Tesoro può essere trovata a
questo indirizzo. Per gli uffici della propria regione di residenza è sufficiente effettuare una selezione dal menù a tendina e cliccare il tasto di ricerca.
Per maggiori informazioni, in ogni caso, si consiglia di rivolgersi direttamente al rappresentante sindacale della propria azienda.
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