Il
concorso a cattedra è lo strumento con cui vengono selezionati gli insegnanti di ruolo della scuola pubblica italiana. Non è la sola procedura disponibile: il Ministro dell’Istruzione Giannini ha infatti annunciato che in futuro il 50% dei nuovi insegnanti verrà scelto con questa procedura, mentre il restante 50% tramite le Graduatorie ad Esaurimento, che finora sono servite per selezionare e distribuire figure come quella del supplente. Il prossimo concorso si dovrebbe comunque tenere nel 2015 per circa 17 mila cattedre in tutta Italia, mentre l’ultima edizione si è tenuta nel 2013.
Visto che i contorni del prossimo concorso a cattedra sono ancora sfumati, potrebbe essere utile considerare
come si è svolto il precedente, per trarre qualche indicazione vantaggiosa per il futuro.
Innanzitutto, il concorso si basava sulla ricerca di insegnati per aree disciplinari specificate dal bando, che elencava il personale necessario per ogni regione e ogni materia, rendendo così più agevole l’individuazione della cattedra a cui a candidarsi. Al concorso erano ammessi coloro in possesso del
titolo di abilitazione all’insegnamento per la scuola primaria o secondaria alla data in cui scadeva il termine per la presentazione della domanda. Nel 2015 questo requisito potrebbe essere superato, data l’introduzione dei
TFA, o Tirocinio Formativo Attivo.
I candidati dovevano poi rispettare i requisiti generali, come godimento dei diritti civili e politici e adeguata conoscenza della lingua italiana, requisiti che dovranno essere soddisfatti anche in futuro. Inoltre non potevano partecipare al concorso coloro che detenessero già
un posto di lavoro a tempo indeterminato per una cattedra nelle scuole statali. Probabile che anche in futuro si richieda lo stesso.
Per quanto invece riguarda la procedura di selezione, essa è avvenuta per titoli ed esami: non ci sono ragioni di credere che la selezione sarà modificata. Si è trattato quindi di
una prova scritta, costituita da un quiz le cui materie d’esame sono state sorteggiate in precedenza. Queste rientravano nei programmi disciplinari allegati al bando del concorso a cattedra. Sarà dunque utile in futuro consultare il testo del bando per conoscere su quali materie prepararsi.
Si è poi svolta una prova orale durante la quale
veniva simulata una lezione, seguita poi da un colloquio in cui spiegare le scelte metodologiche e disciplinari adottate.
In attesa del prossimo concorso a cattedra, gli interessati possono dunque iniziare da qui a raccogliere le informazioni necessarie.