Pubblicazione testamento

Chiunque sia in possesso di un testamento olografo quando viene a sapere che il testatore, cioè l'autore del testamento, è morto, per legge ha l'obbligo di consegnarlo a un notaio perché quest'ultimo possa procedere alla pubblicazione. Occultare un testamento olografo è infatti un reato, mentre con la pubblicazione tutti gli interessati vengono informati del contenuto del testamento.
Il notaio alla presenza di due testimoni redige un verbale che descrive il documento e ne trascrive il contenuto; il verbale con il testamento originale allegato viene poi inviato alla cancelleria del tribunale del luogo di apertura della successione. Anche il testamento segreto deve essere pubblicato dal notaio; non appena arriva la notizia della morte del testatore, il testamento viene aperto e si procede alla pubblicazione. Contestualmente, il notaio contatta i beneficiari indicati nel documento per informarli delle volontà testamentarie.
Nel caso del testamento pubblico, invece, la persona interessata a fare testamento si deve rivolgere a un notaio, il quale alla presenza di due testimoni trascrive le volontà da lui dichiarate. Optare per il testamento pubblico può essere particolarmente utile quando c'è la possibilità che qualcuno possa contestarne la validità. I testimoni in genere sono due impiegati dello studio notarile; in ogni caso è previsto per legge che non siano in nessun modo interessati all’atto e non siano parenti o affini né del notaio, né del testatore, fino al terzo grado di parentela.
Il testamento pubblico viene poi conservato dal notaio e una copia viene spedita, in busta sigillata, al Registro generale testamenti, che raccoglie tutti i testamenti pubblici ricevuti dai notai italiani. A dispetto del nome, non bisogna però pensare che il testamento pubblico sia chiamato così perché viene reso di pubblico dominio; la riservatezza del documento è infatti assolutamente garantita, e non solo per quel che riguarda i contenuti del testamento, ma anche per la sua esistenza stessa, e il notaio può rilasciarne copia soltanto al testatore in persona o a persona da lui delegata.
Il testamento pubblico rimane dunque segreto fino alla morte del testatore, e solo allora vengono informati i beneficiari e il notaio può rilasciare copie del documento a chi si presenti con un certificato di morte del testatore, copia che in alternativa può essere richiesta al Registro generale testamenti.
Il notaio alla presenza di due testimoni redige un verbale che descrive il documento e ne trascrive il contenuto; il verbale con il testamento originale allegato viene poi inviato alla cancelleria del tribunale del luogo di apertura della successione. Anche il testamento segreto deve essere pubblicato dal notaio; non appena arriva la notizia della morte del testatore, il testamento viene aperto e si procede alla pubblicazione. Contestualmente, il notaio contatta i beneficiari indicati nel documento per informarli delle volontà testamentarie.
Nel caso del testamento pubblico, invece, la persona interessata a fare testamento si deve rivolgere a un notaio, il quale alla presenza di due testimoni trascrive le volontà da lui dichiarate. Optare per il testamento pubblico può essere particolarmente utile quando c'è la possibilità che qualcuno possa contestarne la validità. I testimoni in genere sono due impiegati dello studio notarile; in ogni caso è previsto per legge che non siano in nessun modo interessati all’atto e non siano parenti o affini né del notaio, né del testatore, fino al terzo grado di parentela.
Il testamento pubblico viene poi conservato dal notaio e una copia viene spedita, in busta sigillata, al Registro generale testamenti, che raccoglie tutti i testamenti pubblici ricevuti dai notai italiani. A dispetto del nome, non bisogna però pensare che il testamento pubblico sia chiamato così perché viene reso di pubblico dominio; la riservatezza del documento è infatti assolutamente garantita, e non solo per quel che riguarda i contenuti del testamento, ma anche per la sua esistenza stessa, e il notaio può rilasciarne copia soltanto al testatore in persona o a persona da lui delegata.
Il testamento pubblico rimane dunque segreto fino alla morte del testatore, e solo allora vengono informati i beneficiari e il notaio può rilasciare copie del documento a chi si presenti con un certificato di morte del testatore, copia che in alternativa può essere richiesta al Registro generale testamenti.
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