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Come fare testamento

Come fare testamento
Facendo testamento una persona può disporre a chi destinare i propri beni dopo la morte. Per legge se si hanno parenti stretti, quali coniugi e figli, una parte del patrimonio sarà a loro destinata secondo quote fisse, e solo della restante parte si potrà disporre liberamente.

Il testamento è un documento revocabile senza alcuna limitazione, ciò significa che in qualsiasi momento l'interessato può modificarlo. Chiunque ha il diritto di fare testamento lasciando indicate le proprie volontà, purché sia maggiorenne e non sia dichiarato incapace secondo la legge. Più nel dettaglio, non possono fare testamento, oltre a coloro che non hanno ancora 18 anni di età, gli interdetti, cioè gli infermi mentali destinatari di una sentenza di interdizione, e gli incapaci di intendere e di volere per incapacità permanente o transitoria, ad esempio perché sotto l'effetto di alcol o droghe. In questo caso, il testamento non è valido solo se lo si impugna e si prova che nel momento della redazione del testamento stesso la persona era incapace.

Sostanzialmente, ci sono tre tipi di testamento, che implicano azioni differenti: olografo, pubblico e segreto. Il primo è la forma più semplice e per redigerlo è sufficiente scrivere di proprio pugno su un foglio in carta libera le proprie volontà. Il testamento pubblico e quello segreto, invece, richiedono la presenza di un notaio e di testimoni.

Il testamento olografo va scritto a mano in modo leggibile, per evitare dubbi interpretativi, ed è perciò consigliabile evitare cancellature e correzioni. Nel caso, è meglio piuttosto riscriverlo, o se no mettere una firma vicino alle cancellature e alle correzioni per indicare che sono frutto della scelta dell'autore del testamento e non alterazioni da parte di terze persone. Nel testo occorre specificare chi si vuole designare come erede e per quali beni; per non dare adito a possibili impugnazioni è raccomandabile non usare formule generiche ma descrivere nel dettaglio i beni.

Perché il testamento sia valido è necessario rispettare tre importanti requisiti: scriverlo in modo autografo, di proprio pugno, non a macchina, col computer o con la grafia di terze persone; apporre la data, che è fondamentale per stabilire, in caso di presenza di più testamenti, qual è l’ultimo (un riferimento importante nelle situazioni in cui sia messa in dubbio la capacità di intendere e di volere del testatore) e quale considerare valido; apporre la firma al fondo delle volontà. Se il documento è scritto su più pagine, tutte devono riportare data e firma.

Il testamento olografo può essere conservato a propria cura dove si preferisce, senza obbligo di doverlo comunicare a terzi; per evitare che possa andare perso o sottratto, però, può essere utile affidarlo a una persona di fiducia o depositarlo presso un notaio.

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