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Reato di contraffazione

Il reato di contraffazione
Bancarelle in fila sul lungo mare che espongono borse e cinture di marchi famosi, amici che ci propongono un "grande affare", il vestito dei sogni del noto stilista a un prezzo stracciato... Ma non sempre si tratta di buone occasioni, anzi! Molto spesso si rischia di incorrere in venditori abusivi che vendono merce cosiddetta "tarocca": se non si vuole essere complici in chi commette il reato di contraffazione, meglio proseguire nella lettura per capire quali rischi si corrano.

Il reato di contraffazione è disciplinato dall’articolo 473 del codice penale, che punisce chi, pur essendo a conoscenza dell’esistenza di un titolo di proprietà industriale, “contraffà o altera marchi, segni distintivi, brevetti, disegni e modelli industriali, nazionali o esteri”. Lo stesso articolo colpisce anche chi, senza aver alterato in prima persona la merce, fa uso del marchio o brevetto contraffatto. Si tratta dunque di una previsione volta a tutelare la proprietà industriale, ossia l’originalità dei prodotti presenti sul mercato. In questo modo si tutelano i consumatori, che non possono essere sempre completamente informati sulla qualità dei prodotti.

Chi falsifica un marchio può essere punito con una pena detentiva da 6 mesi a 3 anni e con una multa da 2.500 a 25.000 euro. La reclusione varia invece fra 1 e 4 anni e la multa fra 3.500 e 35.000 euro nel caso invece la contraffazione riguardi un brevetto o un disegno industriale. Bisogna dunque distinguere i due concetti. Il marchio è qualunque segno che possa distinguere senza possibilità di dubbio i prodotti di un’azienda rispetto a quelli di un’altra. Il brevetto invece conferisce al creatore di un prodotto un monopolio temporaneo sullo sfruttamento di quella merce: nessuno ne può trarre profitto se non lui. Chiunque non rispetti un marchio o un brevetto registrato, commette reato di contraffazione.

Un altro aspetto che i commercianti non devono sottovalutare è quello della commercializzazione di merce contraffatta. L’articolo 517 del codice infatti punisce chi vende o mette in circolazione prodotti che possano confondere il consumatore sulla loro reale provenienza e originalità. Esiste invece la pena per chi acquista merce contraffatta? Sì, se la utilizza poi per trarne profitto: si tratta del reato di ricettazione, sempre che l’acquirente sia consapevole della non originalità del prodotto. Il consumatore semplice non dovrebbe correre invece rischi penali.

Se dunque chi acquista della merce contraffatta non incorre nel reato di contraffazione, dovrà però affrontare comunque delle sanzioni. La multa per chi acquisto prodotti contraffatti a uso personale può variare da 100 euro a 7.000 euro. Condizione per cui si configuri la sanzione pecuniaria è che la qualità scadente o il prezzo troppo basso rispetto al valore del marchio avrebbero dovuto far insospettire il consumatore circa l’originalità del prodotto.