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Calcolo buoni fruttiferi postali serie q

Calcolo buoni fruttiferi postali serie q
Tutto quello che c'è da sapere sul calcolo buoni fruttiferi postali serie q: che cosa sono, quali sono state le modifiche normative e procedurali, come ottenere il rimborso e come sapere se questo è congruo con la cifra iniziale.

I prodotti postali che sono stati creati e implementati nel corso degli anni hanno subito alcune modifiche, cancellazioni, sostituzioni, con un conseguente aggiornamento delle normative e dei regolamenti che ne disciplinano l'attività. Spesso infatti alcune tipologie di buoni fruttiferi vengono tolte dal mercato, cioè rimangono attivi solo gli investimenti già cominciati ma non è possibile sottoscrivere dei nuovi buoni fruttiferi di quella data tipologia.
Anche se un prodotto viene ritirato vengono comunque maturati gli interessi che si riusciranno ad accumulare fino alla scadenza naturale del buono, oppure si possono ritirare anticipatamente. In questo caso però bisognerà prestare attenzione al periodo di infruttiferità: se questo non è ancora concluso e si decide di ritirare l'investimento si potrà riavere solo la restituzione dell'intero capitale ma non verranno percepiti gli interessi maturati fino a quel momento.

È da sottolineare che nel corso degli anni alcuni buoni, con le proprie specifiche tabelle di interesse, vengano riassorbiti all'interno di un'altra serie di buoni fruttiferi che hanno delle tabelle simili ma comunque diverse rispetto a quelle sulle quali era stato sottoscritto il prodotto postale.
Un caso particolare è costituito dai buoni fruttiferi postali denominati con le lettere m, n, o, p che tramite il Decreto Ministeriale del 13 giugno 1986 sono stati fatti rientrare nella serie q dei buoni. Dato che le condizioni dei tassi indicati dal decreto sono inferiori rispetto alle condizioni riportate sul buono (e che costituiscono la volontà contrattuale del sottoscrittore che firma per quelle condizioni) si sono verificati dei malintesi sulla quota di rimborso degli interessi spettante al cliente.

Per alcuni mesi i buoni sono stati rimborsati in maniera scorretta poiché i tassi di interesse che sono stati applicati sono quelli riportati dal decreto, e quindi inferiori rispetto ai tassi di interesse che erano previsti dal buono fruttifero originario. In alcuni casi Poste Italiane ha corrisposto il 20% in meno degli interessi spettanti al cliente in virtù della contraddizione normativa.
La Corte di Cassazione e l'Arbitro Bancario Finanziario hanno poi specificato che vadano invece applicati i tassi previsti dal buono originario e non quelli stabiliti generalmente dal Decreto sopra citato.
Per ottenere un calcolo rapido del rendimento dei buoni fruttiferi postali serie q si possono utilizzare i vari strumenti online creati appositamente.

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