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Detrazione fiscale condizionatori

La detrazione fiscale condizionatori è uno dei benefici che il contribuente può chiedere gli vengano riconosciuti al momento della compilazione del 730 o della dichiarazione dei redditi. Come è noto, la dichiarazione 730 deve essere consegnata ogni anno dai lavoratori dipendenti o assimilati per certificare il proprio reddito e richiedere il riconoscimento di alcune detrazioni, come quelle per le spese sanitarie o l’acquisto della prima casa. Dal 2015 poi è stato introdotto il 730 precompilato, in cui le informazioni fondamentali sono automaticamente inserite dallo Stato. Le detrazioni sui condizionatori rientrano fra quelle mirate a incentivare le spese di riqualificazione energetica degli edifici, una voce che, nonostante oggi il 730 sia precompilato, dovrà sempre essere aggiornata dal cittadino anche negli anni prossimi.

In particolare, la detrazione riguarda i condizionatori con pompa di calore. Per il 2015 è infatti prevista una detrazione fiscale del 65% per i climatizzatori a pompa di calore che forniscono sia riscaldamento che raffreddamento degli ambienti. Ci sono però alcune condizioni da rispettare: l’apparecchio deve rientrare fra quelli ad alta efficienza (i criteri sono stabiliti dall’Agenzia delle Entrate) e deve sostituire completamente il sistema di riscaldamento precedente. Queste condizioni sono necessarie, dato che la detrazione mira a incentivare la riqualificazione energetica degli immobili. Il beneficio fiscale è riconosciuto sia alle persone fisiche, che a quelle giuridiche (come le imprese) e viene portato in detrazione sull’IRPEF o sull’IRES, spalmato su 10 anni. Attenzione però: dal 2016 la detrazione scenderà al 36% della spesa sostenuta.

Inoltre, questo beneficio fiscale non può essere cumulato con altre forme di detrazione sui condizionatori. Ad esempio, uscendo dall’ambito della riqualificazione energetica, è prevista una detrazione del 50% sulle spese di riqualificazione edilizia, in questo caso applicabile anche all’installazione di apparecchi non ad alta efficienza. L’impianto deve però poter essere utilizzato anche per il riscaldamento e deve integrare o sostituire quello precedente. La spesa massima detraibile è 96.000 euro (quindi i lavori dichiarati devono essere al massimo di 192.000 euro). Anche questa detrazione scenderà però al 36% dal 2016. Infine una detrazione del 50% (36% dal 2016) è concessa anche per l’installazione di condizionatori di categoria A+.

Ci sono poi delle alternative alla detrazione fiscale per i condizionatori, come l’IVA agevolata al 10% (il condizionatore è considerato “bene significativo”) e il cosiddetto conto termico (un contributo di circa il 15-20% della spesa, spalmabile su 2 anni, per condizionatori a pompa di calore che sostituiscano un impianto precedente).