Energia fotovoltaica

L’energia fotovoltaica fa parte delle cosiddette energie rinnovabili, costituite da fonti naturali come sole, acqua, vento e terra.
Non è tanto la derivazione da risorse naturali a rendere le energie rinnovabili così importanti: anche il petrolio, infatti, rientrerebbe in questa categoria, ma a differenza degli elementi sopra citati può essere esaurito e la sua formazione può richiedere milioni di anni.
Quando si parla di energia solare ci si riferisce invece a una fonte inesauribile, facilmente convertibile in energia elettrica per mezzo di appositi impianti. Da qualche anno gli impianti fotovoltaici sono diventati molto popolari in Italia e rappresentano oggi una possibilità interessante per aziende e privati.
Si tratta di un insieme di pannelli solari posizionati in modo da ricevere il massimo irraggiamento possibile; l’energia solare incamerata dai pannelli viene convertita dall’impianto e resa fruibile all’interno dell’edificio interessato, che riduce (e talvolta azzera) l’utilizzo dell’energia elettrica erogata dalla rete.
Si può inoltre affidarsi unicamente all’energia fotovoltaica per la produzione di energia elettrica, ma sebbene l’efficienza degli impianti renda oggi possibile tutto questo, le abitazioni dei privati si basano per la maggior parte su un fotovoltaico connesso alla rete o ibrido (in grado cioè di accumulare e utilizzare energia in un secondo momento, pur rimanendo connessi alla rete elettrica).
Ma cosa comporta installare un impianto fotovoltaico per la propria abitazione? Fino a qualche anno fa l’operazione richiedeva una grossa spesa, ma oggi con il progresso tecnologico e l’interesse maggiore nei confronti delle energie alternative gli impianti fotovoltaici sono diventati accessibili praticamente a tutti.
L’ultimo Conto Energia (sistemi di incentivi statali) è terminato il 6 Luglio 2013 e a differenza degli anni passati non è stato emanato un nuovo piano. Esso è stato sostituito però da una serie di sgravi fiscali che consentono di detrarre fino al 50% delle spese di costruzione e attivazione. Inoltre per gli impianti ibridi è ancora possibile vendere l’energia autoprodotta in eccesso e soprattutto questo aspetto rende l’investimento ancora oggi vantaggioso e conveniente
Non è tanto la derivazione da risorse naturali a rendere le energie rinnovabili così importanti: anche il petrolio, infatti, rientrerebbe in questa categoria, ma a differenza degli elementi sopra citati può essere esaurito e la sua formazione può richiedere milioni di anni.
Quando si parla di energia solare ci si riferisce invece a una fonte inesauribile, facilmente convertibile in energia elettrica per mezzo di appositi impianti. Da qualche anno gli impianti fotovoltaici sono diventati molto popolari in Italia e rappresentano oggi una possibilità interessante per aziende e privati.
Si tratta di un insieme di pannelli solari posizionati in modo da ricevere il massimo irraggiamento possibile; l’energia solare incamerata dai pannelli viene convertita dall’impianto e resa fruibile all’interno dell’edificio interessato, che riduce (e talvolta azzera) l’utilizzo dell’energia elettrica erogata dalla rete.
Si può inoltre affidarsi unicamente all’energia fotovoltaica per la produzione di energia elettrica, ma sebbene l’efficienza degli impianti renda oggi possibile tutto questo, le abitazioni dei privati si basano per la maggior parte su un fotovoltaico connesso alla rete o ibrido (in grado cioè di accumulare e utilizzare energia in un secondo momento, pur rimanendo connessi alla rete elettrica).
Ma cosa comporta installare un impianto fotovoltaico per la propria abitazione? Fino a qualche anno fa l’operazione richiedeva una grossa spesa, ma oggi con il progresso tecnologico e l’interesse maggiore nei confronti delle energie alternative gli impianti fotovoltaici sono diventati accessibili praticamente a tutti.
L’ultimo Conto Energia (sistemi di incentivi statali) è terminato il 6 Luglio 2013 e a differenza degli anni passati non è stato emanato un nuovo piano. Esso è stato sostituito però da una serie di sgravi fiscali che consentono di detrarre fino al 50% delle spese di costruzione e attivazione. Inoltre per gli impianti ibridi è ancora possibile vendere l’energia autoprodotta in eccesso e soprattutto questo aspetto rende l’investimento ancora oggi vantaggioso e conveniente