BOT

Il Buono Ordinario del Tesoro, BOT, è l'unico titolo emesso dallo Stato italiano per il finanziamento del debito pubblico che è di tipo zero-coupon, ossia che non ha una cedola periodica di rendimento, come invece succede per i BTP e i CCT.
La durata del BOT è al massimo di 12 mesi, al termine del quale si avrà il rimborso dell'investimento dato dalla differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto. Il prezzo di vendita è detto “alla pari”, mentre quello di acquisto invece è “sotto la pari”; in altre parole, il prezzo di vendita alla pari è 100 e quello di acquisto è inferiore a 100. Per calcolare il rendimento, si deve sottrarre a 100 il prezzo di acquisto e dividere il risultato per il prezzo di acquisto; una volta ottenuto questo risultato, si moltiplica per 100 e il risultante sarà il punto percentuale relativo al rendimento effettivo del BOT.
La collocazione sul mercato dei BOT avviene nel Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (MOT) ed è riservata agli intermediari finanziari che operano per nome e conto dei propri clienti. Sul MOT vengono trattate solo le emissioni che hanno un importo inferiore ai 2,5 milioni di euro; per tutte le emissioni di importo superiore, la contrattazione passa al MTS, Mercato dei Titoli di Stato.
I BOT, come gli altri titoli di Stato, hanno un taglio minimo di 1000 euro ciascuno, oppure multipli di mille. Pur avendo un rendimento basso alla loro scadenza e non staccando cedole periodiche che ne aumentano il rendimento, i BOT sono ideali per chi non ha grandi cifre disponibili per investimenti e, soprattutto, ha necessità di usare quelle somme a breve termine. La scadenza inferiore o uguale a 12 mesi, consente di poter investire a breve termine con la garanzia di una piccola rendita e la disponibilità del proprio denaro in pochi mesi.
Le aste dei BOT si tengono il 15 di ogni mese per tutti i titoli con scadenza a 3 o 12 mesi, mentre per quelli con scadenza a 6 mesi, l'asta viene effettuata il 30 di ogni mese. A seconda delle necessità di copertura del debito, lo Stato si riserva di emettere BOT con scadenze diverse da quelle più tradizionali: è successo, infatti, che alcuni titoli avessero una scadenza di 2 mesi e, in un solo caso finora, di 136 giorni. Con queste emissioni a breve termine, lo Stato si garantisce un'entrata costante di denaro che serve a coprire le spese correnti.
La durata del BOT è al massimo di 12 mesi, al termine del quale si avrà il rimborso dell'investimento dato dalla differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto. Il prezzo di vendita è detto “alla pari”, mentre quello di acquisto invece è “sotto la pari”; in altre parole, il prezzo di vendita alla pari è 100 e quello di acquisto è inferiore a 100. Per calcolare il rendimento, si deve sottrarre a 100 il prezzo di acquisto e dividere il risultato per il prezzo di acquisto; una volta ottenuto questo risultato, si moltiplica per 100 e il risultante sarà il punto percentuale relativo al rendimento effettivo del BOT.
La collocazione sul mercato dei BOT avviene nel Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (MOT) ed è riservata agli intermediari finanziari che operano per nome e conto dei propri clienti. Sul MOT vengono trattate solo le emissioni che hanno un importo inferiore ai 2,5 milioni di euro; per tutte le emissioni di importo superiore, la contrattazione passa al MTS, Mercato dei Titoli di Stato.
I BOT, come gli altri titoli di Stato, hanno un taglio minimo di 1000 euro ciascuno, oppure multipli di mille. Pur avendo un rendimento basso alla loro scadenza e non staccando cedole periodiche che ne aumentano il rendimento, i BOT sono ideali per chi non ha grandi cifre disponibili per investimenti e, soprattutto, ha necessità di usare quelle somme a breve termine. La scadenza inferiore o uguale a 12 mesi, consente di poter investire a breve termine con la garanzia di una piccola rendita e la disponibilità del proprio denaro in pochi mesi.
Le aste dei BOT si tengono il 15 di ogni mese per tutti i titoli con scadenza a 3 o 12 mesi, mentre per quelli con scadenza a 6 mesi, l'asta viene effettuata il 30 di ogni mese. A seconda delle necessità di copertura del debito, lo Stato si riserva di emettere BOT con scadenze diverse da quelle più tradizionali: è successo, infatti, che alcuni titoli avessero una scadenza di 2 mesi e, in un solo caso finora, di 136 giorni. Con queste emissioni a breve termine, lo Stato si garantisce un'entrata costante di denaro che serve a coprire le spese correnti.