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Reddito agrario

Reddito agrario
I redditi agrari sono una delle fonti di reddito comprese nel calcolo del reddito complessivo (di cui si parla più nel dettaglio in questo articolo) e, di conseguenza, della base imponibile.
Per essere più precisi i redditi agrari appartengono ai cosiddetti redditi fondiari, inerenti cioè ai guadagni che derivano da terreni e fabbricati. Questi ultimi devono essere situati all'interno dello Stato italiano ed essere iscritti nel catasto dei terreni o in quello edilizio urbano.

I redditi agrari, quindi, sono il profitto che si ricava dall'esercizio di un'attività agricola. Tra le attività agricole si contano:
  • Coltivazione del terreno e silvicoltura
  • Allevamento di animali, nutriti con mangimi derivanti almeno per un quarto dal terreno (da non confondere con l'allevamento di animali indipendente da un terreno)
  • Coltivazione di vegetali anche mediante l'utilizzo di strutture (fisse o mobili), per un'estensione di produzione che non superi il doppio di quella del terreno sul quale è situata
  • Prodotti della manipolazione, trasformazione, valorizzazione, commercializzazione e trasformazione nell'ambito di coltivazione e allevamento
  • Produzione di energia elettrica
  • Funghicoltura
  • Acquacoltura (per ricavi superiori a quelli di altre attività agricole del soggetto)

Bisogna precisare, tuttavia, che per ricavare un reddito da queste attività non è necessario essere i proprietari del terreno e si può essere perciò anche affittuari o usufruttuari.
Il reddito agrario viene calcolato in maniera forfettaria, basandosi sulle stime catastali e tenendo conto inoltre dei costi di produzione (compensi lavorativi e contributi assicurativi a carico del datore di lavoro) e delle spese di conservazione del capitale.

Il reddito agrario viene confuso talvolta con il reddito dominicale, anch'esso facente parte dei redditi fondiari. La differenza tra i due tipi di reddito, però, è che il primo deriva da un'attività agricola, mentre il secondo è legato piuttosto alla rendita fondiaria (beneficio fondiario) del terreno.