Mutuo consolidamento debiti

Uno dei problemi più grossi per gli italiani è l’appianamento dei propri debiti: che sia per estinguere un mutuo per l’immobile o per ricapitalizzare la propria attività. C’è però un prestito bancario che fa al caso di chi si trova in questo genere di problemi finanziari: è il mutuo consolidamento debiti.
Di che si tratta? È una modalità, piuttosto recente, di ricevere da una banca un finanziamento per estinguere un debito contratto in precedenza, di solito con un altro istituto: una possibilità per ricominciare, si potrebbe dire.
L’importo, secondo l’ordinamento italiano, è abbastanza consistente: può ammontare fino a 30.000 euro. In più, un vantaggio da non sottovalutare nel caso di mutuo consolidamento debiti è nel tempo della sua restituzione: fino a 25 o 30 anni, quindi un lunghissimo termine. Lo scopo è chiaro: permettere a chi lo contrae di non avere altro a cui pensare se non la restituzione dei debiti pregressi. Inoltre, grazie a questo meccanismo, l’unica rata mensile si sgonfia e non diventa un pungolo per chi già non ha una situazione finanziaria rosea.
È vero che la somma che si può ottenere tramite il mutuo consolidamento debiti deve essere sempre minore dei prestiti contratti in precedenza (e che si vogliono appianare). Ma c’è comunque la possibilità di ottenere un finanziamento aggiuntivo per qualunque utilizzo diverso.
In che modo? attraverso la garanzia del proprio immobile: se il valore di questo è abbastanza elevato, si può ottenere un surplus fino a 50.000 euro.
Bisogna però considerare un altro fattore: il LTV (Loan To Value), cioè il rapporto tra la somma richiesta come mutuo e il valore dell’immobile che ne è la garanzia. E questo numero non deve essere mai superiore all’80%.
Il mutuo consolidamento debiti è quindi un aiuto importante per l’estinzione di molti tipi diversi di somme da restituire, anche se non tutte: infatti, non può rimborsare la cessione del quinto (forma di prestito che viene appianato mensilmente con una somma fino al quinto dello stipendio, come ti spiega Guidaconsumatori) e ogni leasing per l’acquisto di un’autovettura o una moto. Quasi tutto il resto è consentito: per saperne di più, puoi comunque chiedere informazioni al tuo istituto bancario.
Di che si tratta? È una modalità, piuttosto recente, di ricevere da una banca un finanziamento per estinguere un debito contratto in precedenza, di solito con un altro istituto: una possibilità per ricominciare, si potrebbe dire.
L’importo, secondo l’ordinamento italiano, è abbastanza consistente: può ammontare fino a 30.000 euro. In più, un vantaggio da non sottovalutare nel caso di mutuo consolidamento debiti è nel tempo della sua restituzione: fino a 25 o 30 anni, quindi un lunghissimo termine. Lo scopo è chiaro: permettere a chi lo contrae di non avere altro a cui pensare se non la restituzione dei debiti pregressi. Inoltre, grazie a questo meccanismo, l’unica rata mensile si sgonfia e non diventa un pungolo per chi già non ha una situazione finanziaria rosea.
È vero che la somma che si può ottenere tramite il mutuo consolidamento debiti deve essere sempre minore dei prestiti contratti in precedenza (e che si vogliono appianare). Ma c’è comunque la possibilità di ottenere un finanziamento aggiuntivo per qualunque utilizzo diverso.
In che modo? attraverso la garanzia del proprio immobile: se il valore di questo è abbastanza elevato, si può ottenere un surplus fino a 50.000 euro.
Bisogna però considerare un altro fattore: il LTV (Loan To Value), cioè il rapporto tra la somma richiesta come mutuo e il valore dell’immobile che ne è la garanzia. E questo numero non deve essere mai superiore all’80%.
Il mutuo consolidamento debiti è quindi un aiuto importante per l’estinzione di molti tipi diversi di somme da restituire, anche se non tutte: infatti, non può rimborsare la cessione del quinto (forma di prestito che viene appianato mensilmente con una somma fino al quinto dello stipendio, come ti spiega Guidaconsumatori) e ogni leasing per l’acquisto di un’autovettura o una moto. Quasi tutto il resto è consentito: per saperne di più, puoi comunque chiedere informazioni al tuo istituto bancario.