Credito al consumo

Il credito al consumo è un'operazione di finanziamento per l'acquisto di un bene e ha determinate caratteristiche. Innanzitutto, può essere erogato solamente a persone fisiche, cioè non titolari di Partita Iva; il secondo fattore determinante per l'autorizzazione al finanziamento è l'acquisto di un bene, in un'unica soluzione o rateale. La discriminante per la scelta dell'erogazione in un'unica soluzione o a rate, solitamente è l'importo totale del finanziamento che viene richiesto.
Il credito al consumo è una formula che viene applicata sovente come offerta da parte dei commercianti che, disponendo di personale addetto al disbrigo delle pratiche per il finanziamento in sede, agevolano gli acquisti di una certa entità economica.
Sono molte le famiglie che approfittano di questa opzione per l'acquisto di automobili o di grandi elettrodomestici, tra cui televisori, lavatrici e frigoriferi. Inoltre, spesso il credito al consumo è favorito ulteriormente dal “tasso zero”, che però non va inteso come assenza totale di interessi sul finanziamento.
Il “tasso zero” è riferito solamente al Taeg, cioè il Tasso Annuo Effettivo Globale, che è composto dal Tan, Tasso Annuo Nominale e dalle spese di gestione della pratica per il finanziamento. Questo significa che il Tan viene in ogni caso applicato all'importo del finanziamento per il credito al consumo, ma non vengono applicate ulteriori voci di spesa.
Il tasso di interesse che viene applicato al finanziamento per il credito al consumo varia a seconda della finanziaria convenzionata con il punto vendita e dai tassi definiti trimestralmente dalla Banca d'Italia.
Per accedere al credito al consumo, l'acquirente deve fornire una serie di documenti, tra cui le ultime tre buste paga; al guadagno mensile vengono sottratte le cifre relative a eventuali altri finanziamenti in corso e una quota variabile a seconda della composizione della famiglia. La cifra che rimane, dopo queste sottrazioni, è la rata massima che si può calcolare per il pagamento del finanziamento per il credito al consumo e, in ogni caso, non può mai essere superiore a ⅓ dello stipendio totale.
Il credito al consumo è una formula che viene applicata sovente come offerta da parte dei commercianti che, disponendo di personale addetto al disbrigo delle pratiche per il finanziamento in sede, agevolano gli acquisti di una certa entità economica.
Sono molte le famiglie che approfittano di questa opzione per l'acquisto di automobili o di grandi elettrodomestici, tra cui televisori, lavatrici e frigoriferi. Inoltre, spesso il credito al consumo è favorito ulteriormente dal “tasso zero”, che però non va inteso come assenza totale di interessi sul finanziamento.
Il “tasso zero” è riferito solamente al Taeg, cioè il Tasso Annuo Effettivo Globale, che è composto dal Tan, Tasso Annuo Nominale e dalle spese di gestione della pratica per il finanziamento. Questo significa che il Tan viene in ogni caso applicato all'importo del finanziamento per il credito al consumo, ma non vengono applicate ulteriori voci di spesa.
Il tasso di interesse che viene applicato al finanziamento per il credito al consumo varia a seconda della finanziaria convenzionata con il punto vendita e dai tassi definiti trimestralmente dalla Banca d'Italia.
Per accedere al credito al consumo, l'acquirente deve fornire una serie di documenti, tra cui le ultime tre buste paga; al guadagno mensile vengono sottratte le cifre relative a eventuali altri finanziamenti in corso e una quota variabile a seconda della composizione della famiglia. La cifra che rimane, dopo queste sottrazioni, è la rata massima che si può calcolare per il pagamento del finanziamento per il credito al consumo e, in ogni caso, non può mai essere superiore a ⅓ dello stipendio totale.