Il rendimento netto dei BTP

Il rendimento netto dei BTP misura il guadagno di un cittadino che possieda uno di questi titoli di Stato, emessi dal Ministero del Tesoro per finanziare la spesa pubblica e rifinanziare il debito pubblico in scadenza. Il rendimento netto dipende da vari fattori, come il valore nominale del titolo, il tasso d’interesse e il prezzo di acquisto. Spieghiamo prima brevemente cosa sono i BTP, per poi capire come e dove visualizzare il loro rendimento netto.
Il buono poliennale del Tesoro (BTP) è un titolo di Stato emesso regolarmente dallo Stato italiano. Ne esistono diverse tipologie, rivolte a diverse fasce di clientela. Per il cittadino comune, che vuole investire i propri risparmi in un titolo relativamente sicuro, dal 2012 è stato lanciato il BTP Italia, un titolo che scade dopo 4 anni e in cui si possono investire 1.000 euro o dei multipli di tale cifra (ad esempio, 5.000 euro). Il titolo garantisce una cedola annuale che paga ogni 6 mesi: significa che ogni 6 mesi si otterrà metà del tasso d’interesse legato al titolo. Se questo è del 5% annuo, ogni 6 mesi si percepirà un interesse del 2,5%. Il tasso del BTP è fisso (non cambia fino alla scadenza) e verrà calcolato sul capitale investito (valore nominale del titolo), rivalutato però all’inflazione italiana. Si parla dunque di titolo indicizzato all’inflazione.
Come calcolare il rendimento? Alla scadenza del titolo (dopo 4 anni dall’emissione del BTP Italia, ad esempio), il risparmiatore otterrà il valore nominale del titolo (simbolicamente indicato come 100), ossia il capitale che vi aveva investito inizialmente, più il tasso d’interesse fisso stabilito all’emissione. Il calcolo del rendimento netto del titolo non si ferma però qui: è possibile infatti che il risparmiatore non abbia acquistato il BTP alla sua emissione, ma successivamente.
Il prezzo dei titoli come i BTP però cambia a seconda dei tassi d’interesse presenti sul mercato al momento dell’acquisto. Se dunque il risparmiatore acquista il BTP a un prezzo inferiore al suo valore nominale (sotto 100), il rendimento netto crescerà (si parla di guadagno in conto capitale). Al contrario, se lo comprasse a un prezzo superiore (sopra 100), il rendimento diminuirebbe.
In ogni caso, per evitare di eseguire calcoli troppo complicati, vi consigliamo di consultare questa tabella aggiornata in tempo reale, che, fra le altre informazioni, indica anche il rendimento netto dei BTP attuali.
Il buono poliennale del Tesoro (BTP) è un titolo di Stato emesso regolarmente dallo Stato italiano. Ne esistono diverse tipologie, rivolte a diverse fasce di clientela. Per il cittadino comune, che vuole investire i propri risparmi in un titolo relativamente sicuro, dal 2012 è stato lanciato il BTP Italia, un titolo che scade dopo 4 anni e in cui si possono investire 1.000 euro o dei multipli di tale cifra (ad esempio, 5.000 euro). Il titolo garantisce una cedola annuale che paga ogni 6 mesi: significa che ogni 6 mesi si otterrà metà del tasso d’interesse legato al titolo. Se questo è del 5% annuo, ogni 6 mesi si percepirà un interesse del 2,5%. Il tasso del BTP è fisso (non cambia fino alla scadenza) e verrà calcolato sul capitale investito (valore nominale del titolo), rivalutato però all’inflazione italiana. Si parla dunque di titolo indicizzato all’inflazione.
Come calcolare il rendimento? Alla scadenza del titolo (dopo 4 anni dall’emissione del BTP Italia, ad esempio), il risparmiatore otterrà il valore nominale del titolo (simbolicamente indicato come 100), ossia il capitale che vi aveva investito inizialmente, più il tasso d’interesse fisso stabilito all’emissione. Il calcolo del rendimento netto del titolo non si ferma però qui: è possibile infatti che il risparmiatore non abbia acquistato il BTP alla sua emissione, ma successivamente.
Il prezzo dei titoli come i BTP però cambia a seconda dei tassi d’interesse presenti sul mercato al momento dell’acquisto. Se dunque il risparmiatore acquista il BTP a un prezzo inferiore al suo valore nominale (sotto 100), il rendimento netto crescerà (si parla di guadagno in conto capitale). Al contrario, se lo comprasse a un prezzo superiore (sopra 100), il rendimento diminuirebbe.
In ogni caso, per evitare di eseguire calcoli troppo complicati, vi consigliamo di consultare questa tabella aggiornata in tempo reale, che, fra le altre informazioni, indica anche il rendimento netto dei BTP attuali.