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Obbligazioni

Obbligazioni
L’obbligazione, nota anche come Bond, nell’ambito della finanza, indica un titolo di credito emesso da società o enti pubblici. Acquistare delle obbligazioni significa prestare dei soldi ad una società o ente, in somma pari al valore specificato nel titolo stesso. L’acquirente ha quindi diritto al rimborso del capitale prestato e diritto a ricevere gli interessi maturati su tale somma. Un esempio tipico di obbligazione sono i titoli di Stato.

I vantaggi legati alle obbligazioni si muovono su un doppio binario che soddisfa le esigenze delle società e degli acquirenti.
Le società o gli enti possono reperire la liquidità necessaria alla propria attività a condizioni più vantaggiose rispetto a banche e/o istituti di credito poiché, ad eguale scadenza, i tassi di interesse sono generalmente inferiori. Gli investitori invece possono guadagnare grazie agli interessi riconosciuti dagli enti finanziati. Le obbligazioni sono una forma di investimento, solitamente, caratterizzata dalla stabilità nel tempo e dalla scarsa reattività dinanzi alle fluttuazioni del mercato finanziario poiché il loro prezzo si modifica solo a seguito di una variazione dei tassi di interesse o della rischiosità dell'emittente stesso. E’ infine bene precisare che il possessore di titoli di una società, a differenza del proprietario di azioni, non partecipa all'attività gestionale della società in oggetto, non avendo diritto di voto nelle assemblee.

I limiti di emissione delle obbligazioni per le società sono chiaramente illustrati nell’articolo 2412 del Codice Civile: “La società può emettere obbligazioni al portatore o nominative, per somma complessivamente non eccedente il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato”.

Il rimborso del capitale, generalmente, avviene alla scadenza e in un'unica soluzione. Gli interessi invece vengono liquidati periodicamente, indipendentemente dai risultati e dalle decisioni societarie, trimestralmente, semestralmente o annualmente.
Questi ultimi, sono noti anche come cedola poiché in passato, per riscuotere l’interesse periodico dovuto, era necessario staccare il tagliando numerato unito al certificato che rappresentava l'obbligazione. Nel caso in cui, una cedola non venga pagata o l’emittente risulti insolvente nei confronti delle banche o di creditori commerciali, in alcuni casi, un singolo obbligazionista ha la possibilità di presentare istanza di fallimento.

Generalmente classificati in titoli di Stato, corporate, sovranazionali, sovereign e bancari, i bonds rispondono a varie tipologie:
  • Obbligazioni a tasso fisso o con cedola fissa: sono obbligazioni che ripagano l'investimento ad un tasso di interesse fisso stabilito prima dell'emissione, come i BTP. E’ necessario fare una ulteriore suddivisione all’interno di questa categoria, in base alla crescita o diminuzione del tasso fisso prestabilito durante la vita del titolo: obbligazioni “step up" e "step down".
  • Obbligazioni a tasso variabile: sono obbligazioni che ricompensano l'investimento ad un tasso di rendimento che si modifica in base a un parametro di riferimento di natura monetaria, finanziaria o in base all'andamento del prezzo di materie prime. Questo tasso subisce delle variazioni a determinate scadenze temporali seguendo i tassi di mercato. Portiamo ad esempio gli inflation Linked bonds o i CCT.
  • Obbligazioni convertibili: sono obbligazioni che possono essere convertite, a una scadenza prefissata, in azioni dello stesse ente che le ha emesse o azioni di altre società, secondo un rapporto di cambio predeterminato.
  • Obbligazioni senza cedola o Zero-Coupon o Zero-Coupon Bonds - ZCB: si tratta di obbligazioni senza cedola cioè coupon, che liquidano gli interessi insieme al capitale, alla scadenza del titolo.
  • Obbligazioni callable: sono delle obbligazioni a tasso fisso che possono essere rimborsate, a discrezione dell’emittente, prima della loro reale scadenza.
  • Obbligazioni strutturate: sono obbligazioni il cui rendimento dipende dall'andamento di un'attività sottostante.
  • Obbligazioni subordinate: in caso di procedura fallimentare, sono obbligazioni il cui rimborso avviene solo dopo aver soddisfatto tutti i creditori.
  • Rendite perpetue: sono obbligazioni che, non presuppongono nessun rimborso a termine, e pertanto corrispondono perpetuamente una cedola predefinita.

La qualità o solvibilità dell'emittente viene espressa attraverso il rating
che viene attribuito da particolari istituti che monitorano costantemente le società emittenti obbligazioni. Questa unità di misura simile ad un punteggio, detta rating, esprime la “classificazione della qualità degli emittenti di un titolo obbligazionario secondo determinati criteri che spaziano dalla solidità finanziaria alla potenzialità dell'emittente”. A seguito della precedente affermazione, si potrà ben comprendere come il rischio di investimento sia direttamente proporzionale al valore di rating di una data società, ovvero: più alto è il rischio delle obbligazioni di una società, più basso sarà il suo valore di rating e maggiore sarà la potenziale ricompensa per il possessore del titolo di credito. E viceversa.
Esistono anche aziende che non sono classificate dalle suddette agenzie di rating e sono chiamate unrated, ma questo non significa esse siano meno affidabili.

Il prezzo delle obbligazioni è determinato da molteplici fattori:
  • Tasso d'interesse di mercato: se i tassi aumentano, il prezzo dell’obbligazione diminuisce, e viceversa. Il tasso d'interesse è altresì influenzato da tasso risk-free, dal rischio di cambio e dal rischio temporale.
  • Cedola: il tasso d'interesse pagato dall'emittente durante la vita del titolo e il rischio ad esso legato è proporzionale al prezzo delle cedole stesse.
  • Scadenza dell'obbligazione o maturità: aumentando il termine di scadenza, si rinuncia per un periodo di tempo maggiore al capitale anche se questo può essere parzialmente compensato dalle cedole periodiche.
  • Rischiosità: è direttamente proporzionata al rating dell'emittente.