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Obbligazioni perpetue

Obbligazioni perpetue
Le obbligazioni o Bonds indicano un titolo di credito emesso da società o enti pubblici.

Nella loro definizione più comune acquistare delle obbligazioni significa prestare dei soldi ad una società o ente, in somma pari al valore specificato nel titolo stesso. L’obbligazionista cioè l’acquirente, ad una data scadenza, ha diritto al rimborso del capitale prestato e diritto a ricevere gli interessi maturati su tale somma. Ma esistono molteplici tipologie di obbligazioni che rispondono a leggi sempre lievemente differenti.

Le obbligazioni perpetue, introdotte nel mercato finanziario italiano nel 2004 con la "riforma Vietti", ad esempio sono ritenute “strumenti di raccolta caratterizzati dalla capacità di combinare alcune delle caratteristiche delle emissioni obbligazionarie - pagamento di cedole, con quelle delle emissioni azionarie prive dei diritti amministrativi, creando un veicolo di finanziamento intermedio sia in termini di remunerazione garantita sia in termini di privilegio nel rimborso dei creditori delle banche”.

Le obbligazioni perpetue o perpetual bonds sono quindi, più semplicemente, delle obbligazioni che non hanno una scadenza e quindi senza rimborso finale del capitale che però assicurano il pagamento di un tasso di intersse fisso a tempo indeterminato.

Forma ibrida fra i tradizionali bonds e le azioni, danno all’obbligazionista la possibilità di ottenere rendimenti molto alti rispetto ai tassi di mercato ma il loro prezzo è suscettibile delle influenze dei tassi e delle prospettive future e dalla qualità dell’emittente.

Secondo tale descrizione, le obbligazioni perpetue sono una formula di investimento rischiosa, adatta ai portafogli degli investitori più coraggiosi. E’ vero che gli interessi corrisposti sono elevati, ma bisogna sempre ricordare che, il rischio di non tornare in possesso del capitale investito e di non ricevere gli interessi, è alto. I principali motivi che generano il suddetto rischio sono il rischio di liquidità dell’emittente e le oscillazioni del mercato finanziario.

E’ bene inoltre precisare che in caso di fallimento dell’emittente, l’obbligazionista si vedrà rimborsato solo dopo che saranno stati soddisfatti tutti gli altri creditori ma prima degli azionisti. Inoltre, a dispetto della definizione teorica che parla di un “pagamento di un tasso di interesse fisso a tempo indeterminato”, solitamente, l’emittente si riserva la possibilità di rimborsare unilateralmente e anzitempo l’obbligazionista.