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Pensioni donne

Pensioni donne
Le pensioni per le donne lavoratrici sono previste secondo differenti soglie di età, in base alla tipologia di lavoro svolto. Lavoro nel settore privato o pubblico, o ancora lavoratrici autonome: ogni categoria ha diverse soglie di età pensionabile stabilite con la riforma delle pensioni entrata in vigore il 1 gennaio 2012.

Prima di questa data, l'accesso alla pensione di vecchiaia per le donne era fissata a 60 anni. Adesso, invece, le soglie di anzianità previste come requisito per la pensione sono cambiate: per le lavoratrici del settore pubblico, l'età è stata innalzata a 66 anni, stessa soglia che deve essere raggiunta anche per le altre categorie di lavoratrici, ma entro il 2018. Le dipendenti del settore privato iscritte all'AGO, Assicurazione Generale Obbligatoria, o altre forme equivalenti, possono richiedere il pensionamento al raggiungimento del 62esimo anno di età, mentre le lavoratrici autonome possono farlo a 63 anni e 6 mesi.
Indipendentemente dal settore lavorativo e dalla tipologia di lavoro, per ottenere la pensione di vecchiaia è necessario avere versato almeno 20 annualità di contributi per lavoro dipendente e continuativo.

Oltre all'innalzamento dell'età pensionabile, la modifica del sistema di calcolo pensionistico da retributivo a contributivo, ha penalizzato le lavoratrici. Le donne sono considerate in media più longeve rispetto agli uomini, quindi una retribuzione calcolata sulle annualità e sull'ammontare dei contributi versati, suddivisa per l'aspettativa di vita più lunga, fa sì che la pensione di una donna sia inferiore a quella di un uomo con le stesse annualità e lo stesso ammontare della contribuzione.

Le lavoratrici del settore pubblico e del settore privato, al momento del pensionamento hanno l'obbligo di lasciare qualsiasi attività lavorativa con ruolo da dipendente, mentre nulla vieta alle lavoratrici autonome di continuare la propria attività lavorativa, nonostante il percepimento dell'indennità pensionistica. Allo stesso modo, nulla vieta alle ex dipendenti di avviare un'attività autonoma.

Per l'accesso alla pensione anticipata, le donne possono fare richiesta all'Inps quando abbiano 41 anni e 1 mese (al 2014, per gli anni successivi vengono stabilite altre soglie di età che variano di alcuni mesi) e almeno 18 anni di contributi versati, cioè che il primo accredito contributivo sia al 1 gennaio 1996. Come accade per il pensionamento anticipato per gli uomini, anche per le donne vengono applicati dei disincentivi in misura diversa, calcolati in base agli anni di anticipo con cui viene richiesta la pensione.