Imposte acquisto seconda casa

La tassazione sull’acquisto della seconda casa è differente e tendenzialmente più pesante rispetto a quella che grava sull’acquisto della prima, destinata alla funzione di abitazione principale. Essendo considerato un atto che denota maggiore ricchezza personale e patrimoniale, l’acquisto di una seconda casa è quindi sottoposto a un regime fiscale più incisivo.
Tuttavia, è bene sottolineare come ci siano comunque alcune somiglianze con il regime fiscale della prima casa. Innanzitutto, anche le imposte acquisto seconda casa sono costituite da imposta di registro, IVA, imposta catastale e imposta ipotecaria. In secondo luogo, anche queste imposte sono state modificate dalla Legge di Stabilità 2014 e riguardano dunque l’acquisto di seconde case successivo al 1 gennaio 2014. Vediamo quali sono i principali esempi di imposte acquisto seconda casa.
Caso 1: imposte acquisto seconda casa da venditore privato.
Caso 2: imposte acquisto seconda casa da impresa costruttrice o di ristrutturazione, a meno di 5 anni dalla conclusione dei lavori.
Caso 3: imposte acquisto seconda casa da impresa costruttrice o di ristrutturazione, una volta trascorsi più di 5 anni dalla conclusione dei lavori, o da impresa non costruttrice che non abbia eseguito lavori di restauro, risanamento o ristrutturazione.
Di fatto, si noti come la nuova legislazione abbia equiparato la situazione della vendita da privato a quella da società non costruttrici: acquistare da queste imprese significa non essere sottoposti al pagamento dell’IVA. Questa si calcola, nel caso 2, sul prezzo di compravendita. L’imposta di registro invece, quando espressa in percentuale, si calcola sul valore catastale, anche su espressa richiesta al notaio. Infine, per quanto riguarda imposta catastale e ipotecaria, permane l’agevolazione di pagarle in una cifra fissa e non in percentuale sul valore dell’immobile, come accadeva, in certi casi, fino al 31 dicembre 2013.
Tuttavia, è bene sottolineare come ci siano comunque alcune somiglianze con il regime fiscale della prima casa. Innanzitutto, anche le imposte acquisto seconda casa sono costituite da imposta di registro, IVA, imposta catastale e imposta ipotecaria. In secondo luogo, anche queste imposte sono state modificate dalla Legge di Stabilità 2014 e riguardano dunque l’acquisto di seconde case successivo al 1 gennaio 2014. Vediamo quali sono i principali esempi di imposte acquisto seconda casa.
Caso 1: imposte acquisto seconda casa da venditore privato.
- Imposta di registro: 9%.
- Imposta catastale: 50,00 euro.
- Imposta ipotecaria: 50,00 euro.
Caso 2: imposte acquisto seconda casa da impresa costruttrice o di ristrutturazione, a meno di 5 anni dalla conclusione dei lavori.
- IVA: 10% (22% se immobile di lusso).
- Imposta di registro: 200,00 euro.
- Imposta catastale: 200,00 euro.
- Imposta ipotecaria: 200,00 euro.
Caso 3: imposte acquisto seconda casa da impresa costruttrice o di ristrutturazione, una volta trascorsi più di 5 anni dalla conclusione dei lavori, o da impresa non costruttrice che non abbia eseguito lavori di restauro, risanamento o ristrutturazione.
- IVA: esente.
- Imposta di registro: 9%.
- Imposta catastale: 50,00 euro.
- Imposta ipotecaria: 50,00 euro.
Di fatto, si noti come la nuova legislazione abbia equiparato la situazione della vendita da privato a quella da società non costruttrici: acquistare da queste imprese significa non essere sottoposti al pagamento dell’IVA. Questa si calcola, nel caso 2, sul prezzo di compravendita. L’imposta di registro invece, quando espressa in percentuale, si calcola sul valore catastale, anche su espressa richiesta al notaio. Infine, per quanto riguarda imposta catastale e ipotecaria, permane l’agevolazione di pagarle in una cifra fissa e non in percentuale sul valore dell’immobile, come accadeva, in certi casi, fino al 31 dicembre 2013.