Tabella assegni familiari

Gli assegni familiari, o assegni al nucleo familiare (ANF), vengono erogati dall’INPS non solo sulla base della categoria professionale del richiedente o della composizione della sua famiglia, ma anche del reddito complessivo del nucleo familiare, che non può superare il tetto massimo fissato per legge. Per questo motivo, esiste la cosiddetta ‘tabella assegni familiari’. Si tratta di una tabella in cui vengono specificate le diverse fasce di reddito delle famiglie che potrebbero richiedere l’assegno e il rispettivo importo. Le fasce vengono decise ed aggiornate ogni anno e hanno valenza dal 1 luglio al 30 giugno successivo.
Come calcolare dunque il reddito del vostro nucleo familiare per capire in quale fascia rientrate? Vi indicheremo quali fattori tenere in considerazione e quali invece ignorare. Innanzitutto, perché la famiglia abbia diritto all’importo stabilito dalla tabella assegni familiari, è necessario che il 70% del reddito familiare sia generato da lavoro dipendente nell’anno solare precedente il 1 luglio. I redditi da considerare ai fini del calcolo sono quelli assoggettabili all’IRPEF al lordo delle detrazioni d'imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali, come recita il sito dell’INPS.
In sostanza dovete considerare tanti aspetti quali la casa d’abitazione, i redditi esenti da imposta, ma anche quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o a imposta sostitutiva, come borse di studio, pensione e assegno sociale, interessi di conti correnti bancari o di titoli come BOT e CCT. Ricordatevi però la soglia del 70% da lavoro dipendente.
Non rientrano invece tra i redditi da dichiarare ai fini degli assegni familiari i trattamenti di fine rapporto, i trattamenti di famiglia, le rendite vitalizie erogate dall’INAIL, le pensioni di guerra, le indennità di accompagnamento agli invalidi civili e altre categorie, gli arretrati della Cassa Integrazione riferibili a anni precedenti a quello di erogazione e gli assegni di mantenimento a carico del richiedente percepiti dal coniuge legalmente ed effettivamente separato per il mantenimento dei figli.
Per fare un esempio pratico, la tabella assegni familiare in vigore quest’anno (fino al 30 luglio 2014) per un nucleo familiare con almeno un figlio minore fissa per la fascia di reddito più bassa (fino a 14.198,48 euro) un importo mensile di 137,5 euro per il primo figlio e 258,33 per il secondo. Per il primo figlio è ottenibile una somma mensile fino alla fascia di reddito fra i 70.083 euro e i 70.197 euro annui.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del’INPS.
Come calcolare dunque il reddito del vostro nucleo familiare per capire in quale fascia rientrate? Vi indicheremo quali fattori tenere in considerazione e quali invece ignorare. Innanzitutto, perché la famiglia abbia diritto all’importo stabilito dalla tabella assegni familiari, è necessario che il 70% del reddito familiare sia generato da lavoro dipendente nell’anno solare precedente il 1 luglio. I redditi da considerare ai fini del calcolo sono quelli assoggettabili all’IRPEF al lordo delle detrazioni d'imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali, come recita il sito dell’INPS.
In sostanza dovete considerare tanti aspetti quali la casa d’abitazione, i redditi esenti da imposta, ma anche quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o a imposta sostitutiva, come borse di studio, pensione e assegno sociale, interessi di conti correnti bancari o di titoli come BOT e CCT. Ricordatevi però la soglia del 70% da lavoro dipendente.
Non rientrano invece tra i redditi da dichiarare ai fini degli assegni familiari i trattamenti di fine rapporto, i trattamenti di famiglia, le rendite vitalizie erogate dall’INAIL, le pensioni di guerra, le indennità di accompagnamento agli invalidi civili e altre categorie, gli arretrati della Cassa Integrazione riferibili a anni precedenti a quello di erogazione e gli assegni di mantenimento a carico del richiedente percepiti dal coniuge legalmente ed effettivamente separato per il mantenimento dei figli.
Per fare un esempio pratico, la tabella assegni familiare in vigore quest’anno (fino al 30 luglio 2014) per un nucleo familiare con almeno un figlio minore fissa per la fascia di reddito più bassa (fino a 14.198,48 euro) un importo mensile di 137,5 euro per il primo figlio e 258,33 per il secondo. Per il primo figlio è ottenibile una somma mensile fino alla fascia di reddito fra i 70.083 euro e i 70.197 euro annui.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del’INPS.