Scaglioni di reddito

Gli scaglioni di reddito sono suddivisi in base al reddito percepito durante un anno solare dalle persone fisiche. Vengono utilizzati per l'applicazione delle imposte sui redditi e per diversi altri scopi, come per esempio le esenzioni del ticket sanitario e per il pagamento di rette scolastiche e universitarie.
Nel caso dell'applicazione delle imposte sui redditi, gli scaglioni di reddito partono da un minimo di 0 euro e arrivano fino a oltre i 75 mila euro. In base allo scaglione di reddito di appartenenza, il cittadino sarà tassato nella misura stabilita. Questo sistema di tassazione è chiamato “progressivo”, in virtù della progressione delle imposte applicate man mano che il reddito sale.
Allo stesso modo, anche per le esenzioni del ticket sanitario si applicano gli scaglioni di reddito, che vedono diminuire la parte esentabile all'aumentare del reddito. Questo significa che le fasce più basse di reddito avranno una quota maggiore di esenzione, mentre chi ha il reddito più alto avrà la quota di esenzione nulla o molto bassa.
Stesso discorso per le rette scolastiche e universitarie, che sono fissate in base agli scaglioni di reddito della famiglia e non del singolo individuo, come invece è per le imposte e per l'esenzione del ticket sanitario. Per le scuole dell'obbligo, la retta sarà calcolata in base al numero di figli che frequentano e allo scaglione di reddito a cui appartiene la famiglia. Un maggior numero di figli e un minor reddito concorrono all'abbassamento progressivo della retta che dovrà essere corrisposta annualmente.
Per la retta universitaria, invece, si tiene esclusivamente conto dello scaglione di reddito di appartenenza. In questo caso, lo scaglione di reddito viene preso in esame anche per la richiesta della borsa di studio o altre agevolazioni, come l'alloggio presso le residenze universitarie o il vitto, dove siano disponibili mense universitarie o strutture convenzionate. Il numero di figli che frequentano l'università non incide sulla determinazione della retta, come invece succede per la scuola dell'obbligo.
Nel caso dell'applicazione delle imposte sui redditi, gli scaglioni di reddito partono da un minimo di 0 euro e arrivano fino a oltre i 75 mila euro. In base allo scaglione di reddito di appartenenza, il cittadino sarà tassato nella misura stabilita. Questo sistema di tassazione è chiamato “progressivo”, in virtù della progressione delle imposte applicate man mano che il reddito sale.
Allo stesso modo, anche per le esenzioni del ticket sanitario si applicano gli scaglioni di reddito, che vedono diminuire la parte esentabile all'aumentare del reddito. Questo significa che le fasce più basse di reddito avranno una quota maggiore di esenzione, mentre chi ha il reddito più alto avrà la quota di esenzione nulla o molto bassa.
Stesso discorso per le rette scolastiche e universitarie, che sono fissate in base agli scaglioni di reddito della famiglia e non del singolo individuo, come invece è per le imposte e per l'esenzione del ticket sanitario. Per le scuole dell'obbligo, la retta sarà calcolata in base al numero di figli che frequentano e allo scaglione di reddito a cui appartiene la famiglia. Un maggior numero di figli e un minor reddito concorrono all'abbassamento progressivo della retta che dovrà essere corrisposta annualmente.
Per la retta universitaria, invece, si tiene esclusivamente conto dello scaglione di reddito di appartenenza. In questo caso, lo scaglione di reddito viene preso in esame anche per la richiesta della borsa di studio o altre agevolazioni, come l'alloggio presso le residenze universitarie o il vitto, dove siano disponibili mense universitarie o strutture convenzionate. Il numero di figli che frequentano l'università non incide sulla determinazione della retta, come invece succede per la scuola dell'obbligo.