La rateazione per avviso bonario

La rateazione con avviso bonario è una pratica con cui lo Stato o altri enti consentono al contribuente di pagare a rate un mancato pagamento, come un’imposta non ancora versata, del tutto o in parte. Il principale ente dello Stato che utilizza questo metodo è l’Agenzia delle Entrate. In ambito fiscale, la procedura dell’avviso bonario si distingue dalla rateizzazione riconosciuta da Equitalia per i contribuenti in difficoltà economiche: in quel caso infatti, si tratta di pagare a rate il debito contratto nei confronti di Equitalia. L’avviso bonario invece è una comunicazione meno vincolante, anche se può comunque portare alla richiesta di un ulteriore versamento da parte del contribuente.
L’avviso bonario è infatti una comunicazione con cui l’Agenzia delle Entrate comunica al contribuente di aver eseguito un controllo sulla sua dichiarazione dei redditi. Un passaggio che probabilmente diventerà sempre più importante e frequente, considerando anche l’entrata in vigore del 730 precompilato a partire dal 2015. Non necessariamente l’avviso deve contenere la richiesta di ulteriori versamenti: è possibile però che questa comunicazione segnali eventuali imposte, contributi o altri pagamenti ancora da effettuare. Il contribuente avrà 30 giorni per rivolgersi all’ufficio dell’Agenzia competente e mostrare la documentazione che attesti la correttezza del suo 730.
Se invece l’errore di compilazione è effettivamente avvenuto, è possibile richiedere la rateazione della somma dovuta, più gli interessi legali (1%) e eventuali sanzioni, che però sono ridotte rispetto ad altre pratiche di riscossione. La rateazione può essere di 6 rate trimestrali, nel caso la somma dovuta sia inferiore ai 5.000 euro. Mentre per somme superiori ai 5.000 euro si può arrivare fino a un massimo di 20 rate trimestrali. Fate attenzione: il pagamento in tempo della prima rata è fondamentale, perché deve avvenire entro 30 giorni dalla comunicazione. In caso contrario, si perde il beneficio delle rate e si dovrà pagare tutto e subito.
Ci sono dunque delle differenze con le pratiche di Equitalia: nel caso della rateizzazione del debito nei confronti di Equitalia infatti, soprattutto nell'eventualità di un debito più pesante, il contribuente deve provare la propria condizione di difficoltà economica, tramite apposito modello ISEE. Nel caso della rateazione con avviso bonario dell’Agenzia delle Entrate invece, è sufficiente utilizzare il fac simile del modello F24, che dovrebbe essere allegato all’avviso stesso, per sanare la propria posizione. In più, è sempre possibile far rettificare all’Agenzia la comunicazione, esibendo la documentazione necessaria.
L’avviso bonario è infatti una comunicazione con cui l’Agenzia delle Entrate comunica al contribuente di aver eseguito un controllo sulla sua dichiarazione dei redditi. Un passaggio che probabilmente diventerà sempre più importante e frequente, considerando anche l’entrata in vigore del 730 precompilato a partire dal 2015. Non necessariamente l’avviso deve contenere la richiesta di ulteriori versamenti: è possibile però che questa comunicazione segnali eventuali imposte, contributi o altri pagamenti ancora da effettuare. Il contribuente avrà 30 giorni per rivolgersi all’ufficio dell’Agenzia competente e mostrare la documentazione che attesti la correttezza del suo 730.
Se invece l’errore di compilazione è effettivamente avvenuto, è possibile richiedere la rateazione della somma dovuta, più gli interessi legali (1%) e eventuali sanzioni, che però sono ridotte rispetto ad altre pratiche di riscossione. La rateazione può essere di 6 rate trimestrali, nel caso la somma dovuta sia inferiore ai 5.000 euro. Mentre per somme superiori ai 5.000 euro si può arrivare fino a un massimo di 20 rate trimestrali. Fate attenzione: il pagamento in tempo della prima rata è fondamentale, perché deve avvenire entro 30 giorni dalla comunicazione. In caso contrario, si perde il beneficio delle rate e si dovrà pagare tutto e subito.
Ci sono dunque delle differenze con le pratiche di Equitalia: nel caso della rateizzazione del debito nei confronti di Equitalia infatti, soprattutto nell'eventualità di un debito più pesante, il contribuente deve provare la propria condizione di difficoltà economica, tramite apposito modello ISEE. Nel caso della rateazione con avviso bonario dell’Agenzia delle Entrate invece, è sufficiente utilizzare il fac simile del modello F24, che dovrebbe essere allegato all’avviso stesso, per sanare la propria posizione. In più, è sempre possibile far rettificare all’Agenzia la comunicazione, esibendo la documentazione necessaria.