Notifica multe

La notifica delle multe per violazione del codice della strada deve avvenire entro 90 giorni dall’accertata infrazione, non più entro 150 giorni come era invece fino al 2010, prima che venisse modificato il codice della strada e le relative tempistiche per le notifiche e i ricorsi.
Con l’abbassamento del numero di giorni utili per la notifica delle multe, può succedere che la notifica non arrivi proprio per la decadenza dei termini di legge.
L’iter di notifica delle multe prevede delle tappe obbligate: innanzitutto, si deve rintracciare il proprietario del veicolo che non sempre corrisponde con colui che ha commesso l’infrazione. Per risalire al proprietario, viene fatta una ricerca nei database nazionali che, però, non sempre sono aggiornati “in tempo reale”. Non c’è quindi da stupirsi se arriva una notifica di una multa presa quando il veicolo era già stato venduto.
Può anche succedere che il proprietario del veicolo abbia da poco cambiato domicilio o residenza e, quindi, non sia rintracciabile entro i 90 giorni. In questi casi, esiste la possibilità di proroga di ulteriori 10 giorni, quindi il termine di notifica delle multe si innalza a 100 giorni.
Per calcolare il primo giorno dei termini di notifica, solitamente si fa valere il giorno in cui è stata accertata l’infrazione; non sempre l’accertamento corrisponde con la violazione, come nel caso di incidenti stradali per cui sono necessari i rilevamenti e, solo in seguito, viene accertata l’infrazione.
Trascorsi i 90 giorni dall’accertamento, se la notifica non è pervenuta a chi ha commesso la violazione del codice della strada, la multa è da ritenersi non valida e quindi non deve essere pagata.
Per essere valida, la notifica della multa deve contenere alcuni dati essenziali, come i nomi e le firme di chi ha redatto il verbale o accertato l’infrazione, l’indicazione del giorno e dell’ora della violazione, il luogo esatto dell’infrazione, comprensivo di via, numero civico, senso di marcia.
Importante ai fini della validità della contravvenzione, è la descrizione della norma violata e la relazione causa-effetto, cioè se l’infrazione è stata commessa per evitare conseguenze più gravi (per esempio un incidente). Se manca anche uno solo di questi dati, la multa è da ritenersi nulla e vi sono tutti gli estremi per il ricorso.
Con l’abbassamento del numero di giorni utili per la notifica delle multe, può succedere che la notifica non arrivi proprio per la decadenza dei termini di legge.
L’iter di notifica delle multe prevede delle tappe obbligate: innanzitutto, si deve rintracciare il proprietario del veicolo che non sempre corrisponde con colui che ha commesso l’infrazione. Per risalire al proprietario, viene fatta una ricerca nei database nazionali che, però, non sempre sono aggiornati “in tempo reale”. Non c’è quindi da stupirsi se arriva una notifica di una multa presa quando il veicolo era già stato venduto.
Può anche succedere che il proprietario del veicolo abbia da poco cambiato domicilio o residenza e, quindi, non sia rintracciabile entro i 90 giorni. In questi casi, esiste la possibilità di proroga di ulteriori 10 giorni, quindi il termine di notifica delle multe si innalza a 100 giorni.
Per calcolare il primo giorno dei termini di notifica, solitamente si fa valere il giorno in cui è stata accertata l’infrazione; non sempre l’accertamento corrisponde con la violazione, come nel caso di incidenti stradali per cui sono necessari i rilevamenti e, solo in seguito, viene accertata l’infrazione.
Trascorsi i 90 giorni dall’accertamento, se la notifica non è pervenuta a chi ha commesso la violazione del codice della strada, la multa è da ritenersi non valida e quindi non deve essere pagata.
Per essere valida, la notifica della multa deve contenere alcuni dati essenziali, come i nomi e le firme di chi ha redatto il verbale o accertato l’infrazione, l’indicazione del giorno e dell’ora della violazione, il luogo esatto dell’infrazione, comprensivo di via, numero civico, senso di marcia.
Importante ai fini della validità della contravvenzione, è la descrizione della norma violata e la relazione causa-effetto, cioè se l’infrazione è stata commessa per evitare conseguenze più gravi (per esempio un incidente). Se manca anche uno solo di questi dati, la multa è da ritenersi nulla e vi sono tutti gli estremi per il ricorso.