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Credito IVA

Credito IVA
Il credito IVA nei confronti dello Stato viene maturato da imprese e professionisti dotati di partita IVA, che acquistano beni a cui il fornitore ha applicato a propria volta l’IVA. Imprese e professionisti sono dunque detti soggetti passivi d’imposta, in quanto hanno diritto a una detrazione sui beni acquistati. Come si verifica il caso del credito IVA e come gestirlo?

Oltre al conguaglio obbligatorio annuale, ogni impresa è chiamata su base trimestrale o mensile (questo dipende dal volume d’affari e dalle opzioni esercitate) a liquidare l’imposta dovuta allo Stato (debito IVA) o a verificare il proprio credito IVA. Questa operazione è detta liquidazione e nei fatti corrisponde al calcolo dell’imposta. La liquidazione deve essere calcolata sommando l’IVA incassata dai clienti e sottraendo da questo importo l’IVA versata ai fornitori.

Se la differenza fra le due imposte, quella incassata e quella versata, costituisce un debito, la differenza deve essere versata allo Stato tramite il solito modello F24 per il versamento di tributi e contributi. Se invece il risultato è un credito IVA, è lo Stato a dover rimborsare l’impresa della differenza. In realtà però a questo punto sorgono alcune difficoltà e sono state previste altre possibili soluzioni.

Le opzioni sono due: quella apparentemente più semplice sarebbe la richiesta di rimborso del credito IVA. Tuttavia, l’Erario è molto lento nella gestione di questa pratica: il rimborso in certi casi può anche arrivare dopo 3-5 anni. Evidentemente, l’impresa rischia molto ad attendere così tanto, con tutti i problemi legati all’assenza di liquidità che sarebbe invece garantita dal rimborso del credito IVA.

La soluzione proposta è dunque quella della compensazione, che permette di utilizzare i crediti maturati dal contribuente al posto del versamento di debiti tributari o contributivi in denaro. Cosa significa? Che il credito IVA può essere utilizzato per non pagare altri tributi, non ricevendo il rimborso dallo Stato, ma saldando in questo modo altri pagamenti.

La compensazione può essere verticale, se il credito IVA è riportato di volta in volta nelle liquidazioni trimestrali dell’IVA ed è utilizzato esclusivamente per la riduzione di eventuali debiti IVA futuri. Si dice invece compensazione orizzontale quando il credito IVA viene utilizzato per compensare anche altri debiti tributari, oltre a quello dell’IVA.