COSAP

Il COSAP è il canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche e viene pagato da chi occupa una porzione di suolo pubblico. Si tratta dunque di un canone da versare all’ente pubblico di competenza, che nella maggior parte dei casi è un Comune. Il COSAP sostituisce, per i Comuni che fanno questa scelta, un analogo tributo, il TOSAP: Tributo per l’Occupazione di spazi e aree pubbliche. Il funzionamento di tributo e canone è analogo, ma, dato che molto spesso l’occupazione può prolungarsi nel tempo, i Comuni scelgono la strada del COSAP, facendo di fatto pagare una sorta di affitto all’occupante del suolo pubblico.
Il COSAP viene richiesto dal Comune sulla base dell’occupazione del suolo pubblico da parte del privato, ma anche del vantaggio economico che questo ne ottiene. Il COSAP, così come il tributo corrispondente, viene calcolato in base alla superficie di suolo pubblico occupata, espressa in metri quadrati o lineari, alla durata dell’occupazione, alla tipologia di attività svolta e alla zona in cui avviene l’occupazione. Il Comune è poi chiamato a pubblicare un apposito regolamento che specifichi le regole di calcolo del canone, le modalità di riscossione e i casi di esenzione.
Infatti, non tutte le aree pubbliche sono sottoposte alle medesime tariffe in materia di occupazione di suolo pubblico. La tariffa del COSAP viene calcolata moltiplicando una tariffa base giornaliera per un coefficiente che corrisponde alla zona della città in cui avviene l’occupazione: a seconda delle caratteristiche dell’area quindi, la tariffa base verrà moltiplicata per un coefficiente più o meno grande. Il risultato verrà a sua volta moltiplicato per il coefficiente corrispondente al tipo di attività che si svolgerà sull’area occupata. Infine, si terrà conto di superficie e durata.
In sostanza, il calcolo del COSAP si svolge nel modo seguente: tariffa base giornaliera x coefficiente zona del Comune x coefficiente attività svolta x superficie x durata.
Ogni Comune stabilisce le categorie in cui suddividere il proprio territorio, sulla base di importanza economica e danno alla collettività di un’eventuale occupazione. Allo stesso modo, sceglie che coefficiente abbinare a ognuna di queste categorie e alle tipologie di attività svolte dall’occupante. Tutti questi particolari sono consultabili nel regolamento COSAP del vostro Comune.
Il COSAP viene richiesto dal Comune sulla base dell’occupazione del suolo pubblico da parte del privato, ma anche del vantaggio economico che questo ne ottiene. Il COSAP, così come il tributo corrispondente, viene calcolato in base alla superficie di suolo pubblico occupata, espressa in metri quadrati o lineari, alla durata dell’occupazione, alla tipologia di attività svolta e alla zona in cui avviene l’occupazione. Il Comune è poi chiamato a pubblicare un apposito regolamento che specifichi le regole di calcolo del canone, le modalità di riscossione e i casi di esenzione.
Infatti, non tutte le aree pubbliche sono sottoposte alle medesime tariffe in materia di occupazione di suolo pubblico. La tariffa del COSAP viene calcolata moltiplicando una tariffa base giornaliera per un coefficiente che corrisponde alla zona della città in cui avviene l’occupazione: a seconda delle caratteristiche dell’area quindi, la tariffa base verrà moltiplicata per un coefficiente più o meno grande. Il risultato verrà a sua volta moltiplicato per il coefficiente corrispondente al tipo di attività che si svolgerà sull’area occupata. Infine, si terrà conto di superficie e durata.
In sostanza, il calcolo del COSAP si svolge nel modo seguente: tariffa base giornaliera x coefficiente zona del Comune x coefficiente attività svolta x superficie x durata.
Ogni Comune stabilisce le categorie in cui suddividere il proprio territorio, sulla base di importanza economica e danno alla collettività di un’eventuale occupazione. Allo stesso modo, sceglie che coefficiente abbinare a ognuna di queste categorie e alle tipologie di attività svolte dall’occupante. Tutti questi particolari sono consultabili nel regolamento COSAP del vostro Comune.