Contributo unificato commissione tributaria

Il contributo unificato per la commissione tributaria è stato introdotto nel 2011 e ha sostituito l'imposta di bollo. L'importo del contributo non è stabilito in misura fissa, ma può variare a seconda del tipo di procedimento oppure in base al valore della lite, cioè all'importo stabilito come risarcimento o come valore dell'esecuzione.
In alcuni casi, quando il valore è indeterminabile, lo Stato applica in modo forfettario l'importo del contributo unificato che, per le cause di tipo tributario, è fissato in 120 euro. In altri casi, quando invece il valore dell'esecuzione non è determinato, sarà sempre lo Stato ad applicare un contributo forfettario.
Per le esecuzioni di tipo immobiliare, indipendentemente dal valore dell'immobile oggetto di esecuzione giudiziale, l'importo del contributo è di 242 euro; per le esecuzioni di valore inferiore a 2.500 euro, diverse da quelle mobiliari, il contributo previsto è di 121 euro; per le esecuzioni mobiliari inferiori a 2.500 euro di valore, si dovranno pagare 37 euro di contributo; si pagheranno invece 146 euro di contributo per i procedimenti di opposizione agli atti esecutivi.
Il pagamento del contributo unificato è obbligatorio per dare l'avvio al procedimento giudiziario: la parte che intende dare avvio al procedimento, sarà tenuto al pagamento di questa imposta. Per procedere con il pagamento, ci si può rivolgere direttamente al proprio legale che provvederà a sbrigare la pratica, addebitandola poi al cliente.
In alternativa, il contribuente potrà pagare il contributo presso gli sportelli bancari compilando un modello F23 in ogni sua parte, cioè inserendo le proprie generalità, comprensive di codice fiscale, e il codice o i codici del tributo. Stessa procedura per chi decide di pagare il contributo negli uffici postali, ma in questo caso non si compilerà il modello F23, ma un modello predisposto dalle Poste.
Un altro modo per pagare è rivolgersi alle tabaccherie o ai punti Sisal abilitati al pagamento: in questo caso sarà sufficiente fornire il proprio codice fiscale e i codici del tributo.
La ricevuta del pagamento andrà allegata in copia alla documentazione che verrà depositata presso il tribunale competente per territorio. Come abbiamo già detto, il pagamento è necessario per dare avvio al procedimento: tutte le cartelle depositate e non contenenti la ricevuta, ove sia obbligatorio il pagamento e, quindi, non sussista l'esenzione, non saranno considerate complete e il procedimento non avrà inizio fino a quando non si presenterà anche la ricevuta di pagamento.
In alcuni casi, quando il valore è indeterminabile, lo Stato applica in modo forfettario l'importo del contributo unificato che, per le cause di tipo tributario, è fissato in 120 euro. In altri casi, quando invece il valore dell'esecuzione non è determinato, sarà sempre lo Stato ad applicare un contributo forfettario.
Per le esecuzioni di tipo immobiliare, indipendentemente dal valore dell'immobile oggetto di esecuzione giudiziale, l'importo del contributo è di 242 euro; per le esecuzioni di valore inferiore a 2.500 euro, diverse da quelle mobiliari, il contributo previsto è di 121 euro; per le esecuzioni mobiliari inferiori a 2.500 euro di valore, si dovranno pagare 37 euro di contributo; si pagheranno invece 146 euro di contributo per i procedimenti di opposizione agli atti esecutivi.
Il pagamento del contributo unificato è obbligatorio per dare l'avvio al procedimento giudiziario: la parte che intende dare avvio al procedimento, sarà tenuto al pagamento di questa imposta. Per procedere con il pagamento, ci si può rivolgere direttamente al proprio legale che provvederà a sbrigare la pratica, addebitandola poi al cliente.
In alternativa, il contribuente potrà pagare il contributo presso gli sportelli bancari compilando un modello F23 in ogni sua parte, cioè inserendo le proprie generalità, comprensive di codice fiscale, e il codice o i codici del tributo. Stessa procedura per chi decide di pagare il contributo negli uffici postali, ma in questo caso non si compilerà il modello F23, ma un modello predisposto dalle Poste.
Un altro modo per pagare è rivolgersi alle tabaccherie o ai punti Sisal abilitati al pagamento: in questo caso sarà sufficiente fornire il proprio codice fiscale e i codici del tributo.
La ricevuta del pagamento andrà allegata in copia alla documentazione che verrà depositata presso il tribunale competente per territorio. Come abbiamo già detto, il pagamento è necessario per dare avvio al procedimento: tutte le cartelle depositate e non contenenti la ricevuta, ove sia obbligatorio il pagamento e, quindi, non sussista l'esenzione, non saranno considerate complete e il procedimento non avrà inizio fino a quando non si presenterà anche la ricevuta di pagamento.