Autocertificazione carichi pendenti
L'autocertificazione carichi pendenti è un documento che va a sostituire la normale certificazione riguardante i processi penali in corso a carico di un cittadino.
Tale certificato può essere richiesto in caso di:
La dichiarazione sostitutiva, introdotta dall'articolo 46 del D.Lgs 28/12/2000 n° 445 può essere presentata nella maggior parte dei casi qualora le procedure riguardino la Pubblica Amministrazione. L'interessato può quindi presentare un modulo cartaceo compilato in tutte le sue parti, dichiarando di non avere carichi pendenti e tenendo conto che le false dichiarazioni sono un reato punibile penalmente.
Modulo autocertificazione carichi pendenti
Come già accennato è necessario compilare il modulo per intero con i propri dati e con il codice fiscale. Per quanto riguarda la firma non è necessaria né l'autenticazione, né la supervisione di un incaricato dell'ente in questione, purché sia allegata la copia fronte-retro del documento di identità.
Nella compilazione del certificato non sono da considerarsi gli eventuali procedimenti ancora in fase di indagini preliminari, quelli già archiviati, i provvedimenti emessi dal Giudice di Pace, i patteggiamenti e tutte le contravvenzioni punibili unicamente con l'ammenda.
L'autocertificazione carichi pendenti è difatti differente dalla certificazione del casellario giudiziario, che invece contiene tutte le sentenze già emesse a carico dell'interessato, in materia penale, civile o amministrativa.
L'autocertificazione carichi pendenti ha una validità di 6 mesi (articolo. 41 D.P.R. 445/2000) e può essere inviata per fax o per altri strumenti telematici. La sua mancata accettazione nei casi previsti dalla legge non è ammessa e costituisce di fatto una violazione dei doveri d'ufficio (articolo 74 comma 1 D.P.R. 445/2000).
La richiesta non necessita l'applicazione di alcuna marca da bollo, ai sensi dell'articolo 37 D.P.R. 445/2000.
Tale certificato può essere richiesto in caso di:
- Procedure di adozione
- Permesso di soggiorno
- Gare di appalto
- Richiesta di passaporto
- Assunzione presso un'azienda
La dichiarazione sostitutiva, introdotta dall'articolo 46 del D.Lgs 28/12/2000 n° 445 può essere presentata nella maggior parte dei casi qualora le procedure riguardino la Pubblica Amministrazione. L'interessato può quindi presentare un modulo cartaceo compilato in tutte le sue parti, dichiarando di non avere carichi pendenti e tenendo conto che le false dichiarazioni sono un reato punibile penalmente.
Modulo autocertificazione carichi pendenti
Come già accennato è necessario compilare il modulo per intero con i propri dati e con il codice fiscale. Per quanto riguarda la firma non è necessaria né l'autenticazione, né la supervisione di un incaricato dell'ente in questione, purché sia allegata la copia fronte-retro del documento di identità.
Nella compilazione del certificato non sono da considerarsi gli eventuali procedimenti ancora in fase di indagini preliminari, quelli già archiviati, i provvedimenti emessi dal Giudice di Pace, i patteggiamenti e tutte le contravvenzioni punibili unicamente con l'ammenda.
L'autocertificazione carichi pendenti è difatti differente dalla certificazione del casellario giudiziario, che invece contiene tutte le sentenze già emesse a carico dell'interessato, in materia penale, civile o amministrativa.
L'autocertificazione carichi pendenti ha una validità di 6 mesi (articolo. 41 D.P.R. 445/2000) e può essere inviata per fax o per altri strumenti telematici. La sua mancata accettazione nei casi previsti dalla legge non è ammessa e costituisce di fatto una violazione dei doveri d'ufficio (articolo 74 comma 1 D.P.R. 445/2000).
La richiesta non necessita l'applicazione di alcuna marca da bollo, ai sensi dell'articolo 37 D.P.R. 445/2000.
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