Prestito ipotecario

Il prestito ipotecario è una forma di finanziamento che permette di ottenere in prestito un importo di una certa entità, ponendo come garanzia un immobile di proprietà. Su questo bene immobile (una casa, ad esempio) verrà posta un’ipoteca a favore della banca che eroga il prestito: in caso di insolvenza del debitore, la banca si rifarà sull’immobile, divenendone proprietaria. A quel punto, la banca potrà rivendere l’immobile per recuperare l’importo ‘perso’ con il debitore insolvente. Esistono tre tipi di prestito ipotecario: il prestito vitalizio, il mutuo casa e il mutuo liquidità.
Il prestito ipotecario è dunque una particolare tipologia di prestito personale, consigliabile per coloro che necessitano di un finanziamento di importo considerevole, più grande di quello ottenibile tramite un prestito tradizionale. La somma ottenuta può raggiungere anche i 50.000-75.000 euro, andando anche oltre in certi casi. Per questo motivo viene richiesta una solida garanzia. Il prestito comunque non può avere un importo pari al valore dell’immobile: tendenzialmente non può superare l’80% del valore (il 50% per il prestito vitalizio).
Per quanto riguarda la durata del finanziamento, questa può prevedere piani di ammortamento dai 5 ai 25 anni. Altre caratteristiche del prestito ipotecario sono la non finalità (non è necessario specificare un fine specifico per ottenere il finanziamento) e la possibilità di concederlo anche a cattivi pagatori, che siano però proprietari di un immobile.
Tuttavia, sono comunque previsti dei requisiti di accesso a questo tipo di prestito: il primo, scontato, è la proprietà di un’immobile su cui apporre l’ipoteca. Sarà però più facile ottenere il prestito se si potrà dimostrare di percepire uno stipendio che permetta un regolare pagamento delle rate mensili. Quando si richiede il prestito dunque, è necessario avere con sé i documenti che attestino la proprietà del bene immobile e la propria situazione lavorativa.
Il prestito ipotecario può dunque essere molto utile per coloro che necessitano di una somma importante, non raggiungibile con i tradizionali metodi del prestito personale. Tuttavia, chi sottoscrive questo contratto deve essere ben consapevole dei rischi in caso di insolvenza: la propria casa è stata posta come garanzia e, se non si dovesse riuscire a pagare il debito con la banca, questa ne diventerebbe proprietaria.
Il prestito ipotecario è dunque una particolare tipologia di prestito personale, consigliabile per coloro che necessitano di un finanziamento di importo considerevole, più grande di quello ottenibile tramite un prestito tradizionale. La somma ottenuta può raggiungere anche i 50.000-75.000 euro, andando anche oltre in certi casi. Per questo motivo viene richiesta una solida garanzia. Il prestito comunque non può avere un importo pari al valore dell’immobile: tendenzialmente non può superare l’80% del valore (il 50% per il prestito vitalizio).
Per quanto riguarda la durata del finanziamento, questa può prevedere piani di ammortamento dai 5 ai 25 anni. Altre caratteristiche del prestito ipotecario sono la non finalità (non è necessario specificare un fine specifico per ottenere il finanziamento) e la possibilità di concederlo anche a cattivi pagatori, che siano però proprietari di un immobile.
Tuttavia, sono comunque previsti dei requisiti di accesso a questo tipo di prestito: il primo, scontato, è la proprietà di un’immobile su cui apporre l’ipoteca. Sarà però più facile ottenere il prestito se si potrà dimostrare di percepire uno stipendio che permetta un regolare pagamento delle rate mensili. Quando si richiede il prestito dunque, è necessario avere con sé i documenti che attestino la proprietà del bene immobile e la propria situazione lavorativa.
Il prestito ipotecario può dunque essere molto utile per coloro che necessitano di una somma importante, non raggiungibile con i tradizionali metodi del prestito personale. Tuttavia, chi sottoscrive questo contratto deve essere ben consapevole dei rischi in caso di insolvenza: la propria casa è stata posta come garanzia e, se non si dovesse riuscire a pagare il debito con la banca, questa ne diventerebbe proprietaria.