Prestiti per stranieri

In Italia vivono e lavorano sempre più cittadini stranieri, che, come tutti, possono avere la necessità di rivolgersi a una banca o un ente finanziario per richiedere un prestito. Rispetto ai cittadini italiani tuttavia, gli stranieri partono da una posizione di svantaggio, perché devono dimostrare la propria permanenza in Italia, in modo da rassicurare la banca circa la loro solvibilità e affidabilità. Sono dunque previsti dei finanziamenti appositi, i prestiti per stranieri.
I cittadini stranieri, per accedere a qualsiasi tipologia di prestito a loro rivolta, devono però prima offrire alcune garanzie specifiche. Innanzitutto, devono aver acquisito la cittadinanza italiana (ma, ovviamente, in questo caso non sono da considerarsi più stranieri) o essere cittadini comunitari. Nel caso degli extra comunitari, devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno.
Inoltre, come tutti i richiedenti un prestito, devono dimostrare la propria attività lavorativa. I prestiti per stranieri possono infatti essere molto simili ai prestiti personali tradizionali: quindi il richiedente deve presentare alla banca la propria busta paga, CUD o dichiarazione dei redditi. Per gli stranieri c’è però una richiesta in più: devono spesso mostrare un contratto a tempo indeterminato siglato da almeno 6 mesi.
I prestiti per stranieri per lavoratori dipendenti prevedono soprattutto la formula della cessione del quinto dello stipendio. Il finanziamento viene restituito tramite una rata mensile, che viene trattenuta direttamente dallo stipendio e non può superare un quinto del suo importo mensile, quindi il 20%.
Un’altra soluzione sono i prestiti delega, in cui la rata viene pagata tramite addebito sul conto corrente fornito dal richiedente il prestito. L’addebito può anche arrivare al 40% dello stipendio mensile e per questo motivo il finanziamento può avere un importo superiore rispetto a quello ottenibile con la cessione del quinto.
Infine, per gli studenti stranieri, con residenza in Italia, sono aperti i prestiti per gli studenti, solitamente offerti grazie a una convenzione fra la banca e l’Università.
I cittadini stranieri, per accedere a qualsiasi tipologia di prestito a loro rivolta, devono però prima offrire alcune garanzie specifiche. Innanzitutto, devono aver acquisito la cittadinanza italiana (ma, ovviamente, in questo caso non sono da considerarsi più stranieri) o essere cittadini comunitari. Nel caso degli extra comunitari, devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno.
Inoltre, come tutti i richiedenti un prestito, devono dimostrare la propria attività lavorativa. I prestiti per stranieri possono infatti essere molto simili ai prestiti personali tradizionali: quindi il richiedente deve presentare alla banca la propria busta paga, CUD o dichiarazione dei redditi. Per gli stranieri c’è però una richiesta in più: devono spesso mostrare un contratto a tempo indeterminato siglato da almeno 6 mesi.
I prestiti per stranieri per lavoratori dipendenti prevedono soprattutto la formula della cessione del quinto dello stipendio. Il finanziamento viene restituito tramite una rata mensile, che viene trattenuta direttamente dallo stipendio e non può superare un quinto del suo importo mensile, quindi il 20%.
Un’altra soluzione sono i prestiti delega, in cui la rata viene pagata tramite addebito sul conto corrente fornito dal richiedente il prestito. L’addebito può anche arrivare al 40% dello stipendio mensile e per questo motivo il finanziamento può avere un importo superiore rispetto a quello ottenibile con la cessione del quinto.
Infine, per gli studenti stranieri, con residenza in Italia, sono aperti i prestiti per gli studenti, solitamente offerti grazie a una convenzione fra la banca e l’Università.