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Quotazione oro

Quotazione oro
L'oro, come molti altri metalli preziosi, viene quotato in un borsino, cioè una sezione della più comune Borsa valori, in cui vengono registrate tutte le variazioni di prezzo quotidiane dei metalli; anche per l'oro, come per ogni altra moneta o metallo, le quotazioni sono riferite sia al prezzo di vendita, sia a quello di acquisto e, inoltre, le quotazioni sono suddivise in base alla purezza dell'oro, misurata in carati (k).

L'oro puro ha l'indicazione di 24k, cioè 24 carati, e solitamente è venduto e acquistato in lingotti ed è considerato un “bene rifugio” in quanto il suo prezzo, pur soggetto a variazioni, difficilmente ha dei picchi che si discostano troppo dal prezzo medio.
Le carature inferiori a 24 k, come la diffusissima a 18k, sono composte in percentuale da oro e altri metalli, ed è proprio questa variante che incide sul prezzo dell'oro non puro: per questo motivo, a parità di quantità, il prezzo dell'oro può essere diverso.

Il prezzo dell'oro viene stabilito due volte al giorno dalla Borsa Valori di Londra ed è fissato in dollari/oncia, cioè il prezzo in dollari di ogni oncia di oro puro. Nel corso degli anni, a partire dal 1789 e fino al 1971, l'oro era anche un parametro di riferimento per la valuta corrente, ossia le monete dei diversi Paesi: il costo e il valore del denaro era stabilito in base al suo potere di acquisto dell'oro. Dopo il 1968, quando l'oro arrivò a toccare 1900 dollari l'oncia (circa 60 dollari al grammo), questo sistema di valutazione del denaro correlato all'oro diventò impossibile da sostenere e, nel 1971, venne abbandonato, facendo diventare l'oro un bene di contrattazione per i mercati finanziari.

L'oro viene definito un bene rifugio grazie alla sua indipendenza dal mercato finanziario tradizionale di titoli e obbligazioni; indipendentemente dall'andamento dei mercati finanziari, infatti, l'oro mantiene una sua autonomia di quotazione che, anche nel lungo periodo, subisce variazioni davvero minime, costituendo così un investimento sicuro e non soggetto ai rischi dei mercati azionari o obbligazionari della Borsa.

Oltre al mercato dell'oro in forma di lingotti, esiste un mercato parallelo delle monete d'oro: nel corso dei secoli, molti Paesi hanno adottato le monete in oro come valuta corrente e molte di queste sono ancora in circolazione. Per questo mercato, la quotazione dell'oro è legata innanzitutto alla purezza del metallo e, in secondo luogo, anche al tipo di moneta. Solo le monete coniate dopo il 1800 hanno un valore di mercato stabilito in base al numero di esemplari esistenti e all'effigie impressa sulla moneta o, ancora, a particolari momenti storici di maggior valore rispetto ad altri.