Poste italiane buoni

Vuoi saperne di più dei buoni delle Poste italiane? Intanto, i “buoni fruttiferi postali” (questo è il nome completo) sono uno strumento per avere un rendimento fisso dal proprio capitale, facilmente acquistabile in qualsiasi ufficio delle Poste.
Inoltre, sono “indicizzati all’inflazione”: ciò vuol dire che il guadagno è calcolato in base al grado di inflazione del momento: quindi, annullando la perdita del potere di acquisto del denaro (dovuta al deprezzamento del denaro stesso). Con un recupero pari al 100% dell’inflazione, secondo il calcolo dell’indice ufficiale ISTAT FOI.
Un ulteriore vantaggio sta nel fatto che i buoni delle Poste italiane possono essere rimborsati in qualsiasi momento e, dopo 18 mesi, vengono riconosciuti anche gli interessi.
Puoi saperne di più sul sito, con un elenco completo delle tipologie di buoni. Quelli attualmente sottoscrivibili sono una decina, con diverse formule di rendimento. L’interesse può quindi essere:
Facciamo un esempio di buono postale. I Buoni Fruttiferi Postali (BFP) Europa presentano un rendimento effettivo annuo fisso dello 0,40%. A questo si somma poi un interesse un 2,6% che si aggiunge allo scadere del primo anno, che diventa 2,68% allo scadere del secondo, con variazioni ulteriori nei successivi anni (tutte in tabella). Sommando i due interessi, chi stipula il BFP Europa avrà un interesse del 3% allo scadere del primo anno e 3,08% alla fine del secondo.
Questo era un esempio di interesse fisso più variabile. Invece i BFR Renditalia, attivabili da maggio 2013, calcolando in maniera differente l’interesse variabile: ovvero, attraverso l’asta dei BOT avvenuta nel mese precedente il semestre di riferimento.
È variabile anche la durata dei buoni delle Poste italiane: breve (18 mesi), media (4-5 anni), lunga (anche 20 anni).
Ogni persona che voglia sottoscrivere uno di questi buoni deve avere presente le proprie esigenze e il proprio scopo: lo si intuisce dalla grande differenza di soluzioni. La presentazione di ogni buono in tabella è però accompagnata da consigli per scegliere al meglio. E comunque, può essere utile consultare un esperto agli uffici postali, prima di procedere con l’acquisto.
In alternativa, ecco il link con le domande più frequenti sui buoni delle Poste italiane.
Inoltre, sono “indicizzati all’inflazione”: ciò vuol dire che il guadagno è calcolato in base al grado di inflazione del momento: quindi, annullando la perdita del potere di acquisto del denaro (dovuta al deprezzamento del denaro stesso). Con un recupero pari al 100% dell’inflazione, secondo il calcolo dell’indice ufficiale ISTAT FOI.
Un ulteriore vantaggio sta nel fatto che i buoni delle Poste italiane possono essere rimborsati in qualsiasi momento e, dopo 18 mesi, vengono riconosciuti anche gli interessi.
- unicamente fisso,
- unicamente variabile,
- una combinazione di un tasso fisso e uno variabile,
- oppure fisso crescente.
Puoi saperne di più sul sito, con un elenco completo delle tipologie di buoni. Quelli attualmente sottoscrivibili sono una decina, con diverse formule di rendimento. L’interesse può quindi essere:
Facciamo un esempio di buono postale. I Buoni Fruttiferi Postali (BFP) Europa presentano un rendimento effettivo annuo fisso dello 0,40%. A questo si somma poi un interesse un 2,6% che si aggiunge allo scadere del primo anno, che diventa 2,68% allo scadere del secondo, con variazioni ulteriori nei successivi anni (tutte in tabella). Sommando i due interessi, chi stipula il BFP Europa avrà un interesse del 3% allo scadere del primo anno e 3,08% alla fine del secondo.
Questo era un esempio di interesse fisso più variabile. Invece i BFR Renditalia, attivabili da maggio 2013, calcolando in maniera differente l’interesse variabile: ovvero, attraverso l’asta dei BOT avvenuta nel mese precedente il semestre di riferimento.
È variabile anche la durata dei buoni delle Poste italiane: breve (18 mesi), media (4-5 anni), lunga (anche 20 anni).
Ogni persona che voglia sottoscrivere uno di questi buoni deve avere presente le proprie esigenze e il proprio scopo: lo si intuisce dalla grande differenza di soluzioni. La presentazione di ogni buono in tabella è però accompagnata da consigli per scegliere al meglio. E comunque, può essere utile consultare un esperto agli uffici postali, prima di procedere con l’acquisto.
In alternativa, ecco il link con le domande più frequenti sui buoni delle Poste italiane.