Indici borse europee

Le principali borse europee sono quelle di Francoforte, Londra, Parigi e Amsterdam. Il vantaggio di investire nella borsa italiana è che si possono trovare quotate aziende e società note per le quali è più semplice avere informazioni sulla solidità economica, anche se per contro è consigliabile non perdere l'opportunità di diversificare gli investimenti anche su altri mercati che possono dare possibilità di guadagno, quali appunto le borse europee.
Se gli indicatori dell'andamento di Piazza Affari, la borsa italiana con sede a Milano, sono rappresentati dalla cosiddetta serie FTSE Italia, che fornisce indici che rappresentano il 95% della capitalizzazione delle azioni nazionali, i principali indici delle borse europee sono invece l'AEX di Amsterdam, il BEL 20 di Bruxelles, il CAC 40 di Parigi, l'IBEX 35 di Madrid, i diversi indici Xetra, piattaforma elettronica mondiale con base a Francoforte. Senza ovviamente dimenticare gli indici europei al di fuori della zona dell'euro, come gli indici FT-SE di Londra, gli RTS russi e lo SMI di Zurigo. Il vantaggio degli indici è che consentono con un solo numero di rappresentare l'andamento di tutto il mercato o di un certo insieme di titoli, fornendo un'utile indicazione agli investitori.
In borsa è possibile effettuare l'acquisto e la vendita e seguire le quotazioni di diversi tipi di prodotti finanziari, ad esempio le azioni, i fondi, i derivati, le obbligazioni. Ci sono poi prodotti particolari quali gli ETF, sigla che sta per Exchange Traded Fund, che riassumono le caratteristiche proprie di un fondo e di un’azione e sono negoziati in Borsa come delle azioni. Gli Exchange Traded Commodities, ETC, strumenti finanziari emessi a fronte dell'investimento diretto di chi li emette o in materie prime fisiche, come l'oro, il petrolio, il gas, lo zucchero, la soia, eccetera, e in questo caso si parla di ETC physically-backed, oppure in contratti derivati su materie prime. Il prezzo degli ETC è quindi legato all'andamento della materia prima o degli indici delle materie prime a cui fanno riferimento. Ancora, è possibile investire in Exchange Traded Notes, ETN, emessi a fronte dell'investimento dell'emittente in un sottostante, tipicamente un indice, o in contratti derivati sul medesimo. Come per gli ETC, il prezzo degli ETN è legato all'andamento del sottostante; la differenza tra gli ETN e gli ETC è esclusivamente la natura del sottostante: quando è una materia prima ci si riferisce agli ETC, mentre in tutti gli altri casi agli ETN.
Se gli indicatori dell'andamento di Piazza Affari, la borsa italiana con sede a Milano, sono rappresentati dalla cosiddetta serie FTSE Italia, che fornisce indici che rappresentano il 95% della capitalizzazione delle azioni nazionali, i principali indici delle borse europee sono invece l'AEX di Amsterdam, il BEL 20 di Bruxelles, il CAC 40 di Parigi, l'IBEX 35 di Madrid, i diversi indici Xetra, piattaforma elettronica mondiale con base a Francoforte. Senza ovviamente dimenticare gli indici europei al di fuori della zona dell'euro, come gli indici FT-SE di Londra, gli RTS russi e lo SMI di Zurigo. Il vantaggio degli indici è che consentono con un solo numero di rappresentare l'andamento di tutto il mercato o di un certo insieme di titoli, fornendo un'utile indicazione agli investitori.
In borsa è possibile effettuare l'acquisto e la vendita e seguire le quotazioni di diversi tipi di prodotti finanziari, ad esempio le azioni, i fondi, i derivati, le obbligazioni. Ci sono poi prodotti particolari quali gli ETF, sigla che sta per Exchange Traded Fund, che riassumono le caratteristiche proprie di un fondo e di un’azione e sono negoziati in Borsa come delle azioni. Gli Exchange Traded Commodities, ETC, strumenti finanziari emessi a fronte dell'investimento diretto di chi li emette o in materie prime fisiche, come l'oro, il petrolio, il gas, lo zucchero, la soia, eccetera, e in questo caso si parla di ETC physically-backed, oppure in contratti derivati su materie prime. Il prezzo degli ETC è quindi legato all'andamento della materia prima o degli indici delle materie prime a cui fanno riferimento. Ancora, è possibile investire in Exchange Traded Notes, ETN, emessi a fronte dell'investimento dell'emittente in un sottostante, tipicamente un indice, o in contratti derivati sul medesimo. Come per gli ETC, il prezzo degli ETN è legato all'andamento del sottostante; la differenza tra gli ETN e gli ETC è esclusivamente la natura del sottostante: quando è una materia prima ci si riferisce agli ETC, mentre in tutti gli altri casi agli ETN.