Fondo italiano di investimento

Nel 2010 è nato, su spinta del dipartimento del Tesoro, il Fondo italiano di investimento, sostenuto economicamente dalla Cassa depositi e prestiti e da un gruppo di banche con una cifra di un miliardo e 200 milioni di euro. L'obiettivo è favorire la crescita e l'internazionalizzazione delle PMI, le piccole e medie imprese italiane, incentivando i processi di aggregazione tra le imprese minori per renderle più competitive sia sul mercato interno che sui mercati esteri.
Gli interventi si basano essenzialmente sul cosiddetto private equity, attraverso cioè investimenti del Fondo nel capitale di rischio di società di piccole e medie dimensioni attive nei settori dell'industria, del commercio e dei servizi, per sostenerne la patrimonializzazione e favorire la nascita di realtà caratterizzate da una dimensione più significativa. Il Fondo italiano di investimento investe, tramite investimenti diretti o indiretti, in imprese dotate di buona solidità patrimoniale e buona redditività attuale e prospettica, indicativamente che abbiano un fatturato annuo tra i 10 e i 250 milioni di euro, per finanziarne lo sviluppo, anche tramite acquisizioni, oppure per operazioni di ristrutturazione della base azionaria, in cui il Fondo può sostituire i soci di minoranza non più interessati a far parte della società.
Possono rientrare tra i beneficiari del Fondo le piccole e medie imprese che presentino interessanti prospettive di sviluppo; che intendano intraprendere progetti di aggregazione; con prospettive di valorizzazione di marchi, brevetti, competenze particolari, processi e tecnologie avanzati e innovativi; a gestione familiare in presenza di ricambio generazionale dei vertici aziendali. Sono invece esclusi gli investimenti nelle società quotate in un'ottica speculativa; nelle start-up, cioè le società di nuova costituzione; nelle imprese immobiliari e di servizi finanziari; nelle imprese in stato di crisi o di risanamento.
Per tutte le informazioni e i contatti della società di gestione del Fondo italiano di investimento è possibile visitare il sito web dedicato.
Gli interventi si basano essenzialmente sul cosiddetto private equity, attraverso cioè investimenti del Fondo nel capitale di rischio di società di piccole e medie dimensioni attive nei settori dell'industria, del commercio e dei servizi, per sostenerne la patrimonializzazione e favorire la nascita di realtà caratterizzate da una dimensione più significativa. Il Fondo italiano di investimento investe, tramite investimenti diretti o indiretti, in imprese dotate di buona solidità patrimoniale e buona redditività attuale e prospettica, indicativamente che abbiano un fatturato annuo tra i 10 e i 250 milioni di euro, per finanziarne lo sviluppo, anche tramite acquisizioni, oppure per operazioni di ristrutturazione della base azionaria, in cui il Fondo può sostituire i soci di minoranza non più interessati a far parte della società.
Possono rientrare tra i beneficiari del Fondo le piccole e medie imprese che presentino interessanti prospettive di sviluppo; che intendano intraprendere progetti di aggregazione; con prospettive di valorizzazione di marchi, brevetti, competenze particolari, processi e tecnologie avanzati e innovativi; a gestione familiare in presenza di ricambio generazionale dei vertici aziendali. Sono invece esclusi gli investimenti nelle società quotate in un'ottica speculativa; nelle start-up, cioè le società di nuova costituzione; nelle imprese immobiliari e di servizi finanziari; nelle imprese in stato di crisi o di risanamento.
Per tutte le informazioni e i contatti della società di gestione del Fondo italiano di investimento è possibile visitare il sito web dedicato.