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Fondi comuni

Fondi comuni
I fondi comuni sono degli specifici prodotti di natura finanziaria che vengono detenuti e gestiti da numerosi utenti. Essi sono stati istituti in Italia nel 1983 e sono tutt’oggi disciplinati con la legge numero 77, la quale effettua numerose distinzioni tra le diverse tipologie di fondi comuni di investimento, al fine di agevolare gli utenti ad accedere al fondo più in linea con i propri obiettivi e le proprie esigenze.

Esistono i fondi comuni di distribuzione dei proventi (nei quali l’aumento del valore del bene rispetto al suo precedente costo viene accreditato sul conto corrente dell’utente) e di accumulazione dei proventi (che si presentano quando, invece, i guadagni restano all’interno del fondo comune).
Il Ministero del Tesoro nel 1999 ha emanato un regolamento (numero 228), il quale distingue tra due tipi di fondi comuni: quelli aperti e quelli chiusi. I primi presentano la peculiarità di disporre di un patrimonio variabile e possono essere armonizzati all’Unione Europea (e quindi essere coordinati dalle società con sede in Italia ma sottostando alle direttive della Comunità Europea), oppure non essere armonizzati all’U.E. (e presentare dunque una più ampia libertà di utilizzo del patrimonio accumulato). I fondi comuni chiusi, invece, sono caratterizzati da un ammontare di quote fisso che non può variare nel tempo, le quali possono essere rimborsate solo in determinati periodi temporali . Tra le diverse tipologie di fondi chiusi figurano in primis quelli immobiliari: essi sono speciali fondi di investimento che consentono di investire il capitale in determinati beni (i quali devono presentare un carattere immobiliare).

I fondi comuni di investimento prevedono alcune figure che vi operano all’interno e all’esterno: le società depositarie (le quali hanno il compito di custodire i titoli del fondo e di conservare la liquidità presso le loro casse), i fondisti (ovvero i risparmiatori, coloro che partecipano al fondo acquistando le quote) e le imprese di gestione (che si occupano di avviare il fondo, di gestire il suo portafoglio e deliberare il regolamento per il suo utilizzo).

Qualora si desiderasse accedere ai fondi comuni di investimento occorre contemplare alcuni costi che occorrerà affrontare: quelli di ingresso, di gestione e la commissione extra rivolta alla specifica performance (la quale viene istituita solo da alcuni fondi ed è una sorta di premio che essi si riservano qualora l’utile del fondo superasse una determinata soglia).

I fondi comuni di investimento rappresentano una possibilità di guadagno che sta richiamando sempre più persone da tutta Italia, interessate ad approfondire la conoscenza di questa nuova tipologia di mercato: basta effettuare un piccolo investimento per acquistare una o più quote del fondo e, in tal modo, qualora esso registrasse un utile, si potranno ottenere dei profitti da tale operazione.