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Protesti cambiari

Protesti cambiari
Il protesto è un atto pubblico con il quale viene accertato in modo formale da parte di un notaio oppure di un ufficiale giudiziario il mancato pagamento di un assegno o di una cambiale.

Il protesto per un assegno avviene quando si è emesso un assegno senza che vi fossero i fondi necessari sul conto corrente per coprire il pagamento. Il protesto per una cambiale, invece, si verifica quando appunto una cambiale non viene onorata.

Se si viene protestati si viene inseriti in un registro protesti, che può essere consultato da chiunque dal momento che si tratta di un elenco pubblico; le conseguenze possono essere non di poco conto, per esempio si potrebbero incontrare difficoltà a ottenere dei prestiti e dei mutui poiché, con l'inserimento nel registro, non si gode di una buona reputazione creditizia.

Le notizie relative ai protesti cambiari sono dunque messe a disposizione del pubblico tramite il relativo Registro Informatico, che è istituito presso le Camere di commercio ed è accessibile collegandosi al sistema informatico camerale oppure in tutte le sedi sul territorio.

Chiunque ne abbia interesse, ad esempio per fare una verifica nei confronti di un soggetto con cui avesse intenzione di avviare un rapporto economico, può richiedere, a pagamento, una visura oppure un certificato relativi al nominativo o alla denominazione di una persona oppure di un'azienda, per vedere se è stata protestata. Entrambi i certificati consentono di attestare la presenza o meno di protesti levati a carico di un soggetto o di un'impresa, ma il certificato, a differenza della visura, si limita solamente a tale indicazione.

La ricerca richiesta viene effettuata a livello nazionale sul Registro Informatico dei Protesti e si riferisce agli ultimi 5 anni; le visure e i certificati sono rilasciati immediatamente presso gli sportelli dell’Ufficio protesti. In alternativa, è possibile consultare l’archivio informatico via Internet con il servizio Telemaco, che consente di effettuare ricerche anagrafiche e stampare le visure dei protesti direttamente dal proprio computer. Per poter usare Telemaco è necessario però essere abilitati, sottoscrivendo una convenzione con la Camera di commercio di competenza per il proprio territorio.