Carte di credito revolving senza conto corrente

La carta di credito revolving senza conto corrente è una tipologia di credito al consumo mirata a favorire fasce di cittadini che altrimenti rischierebbero di non ricevere finanziamenti. Bisogna infatti specificare che tutte le carte di credito costituiscono una forma di finanziamento: la banca fornisce credito all’utente tramite l’utilizzo della carta, ma sulle cifre prestate gravano degli interessi fissati dal contratto, che dovranno essere rimborsati nel tempo. Proprio le modalità di rimborso del capitale prestato distingue le carte revolving dalle altre.
Le carte revolving senza conto corrente permettono infatti di rateizzare il rimborso del capitale erogato tramite la carta di credito. Normalmente, infatti, le carte prevedono la restituzione delle somme emesse nel mese precedente su base mensile: questo significa che gli acquisti svolti a marzo, ad esempio, saranno rimborsati, con gli interessi, entro il mese di aprile. Inoltre, il rimborso viene svolto sotto forma di addebito sul conto corrente legato alla carta di credito.
Anche le carte revolving solitamente sono legate a un conto corrente: in questo caso, la differenza con le carte tradizionali consiste nel fatto che il cliente ogni mese può scegliere una cifra fissa da rimborsare automaticamente (ad esempio 200 euro), mentre l’eventuale eccedenza può essere restituita in un periodo di tempo più lungo, spalmandola su più mensilità. Si tratta dunque di una rateizzazione del rimborso. Certamente un vantaggio, perché il cliente non deve affrontare un esborso eccessivo tutto in un colpo, ma esistono anche i lati negativi, ossia dei tassi interessi passivi più alti sull’eccedenza rateizzata.
Il tasso ovviamente non è fisso per tutte le carte e, come al solito con i servizi bancari, viene fissato al momento della firma del contratto. Si stima però che questo tasso vari dal 14% al 20% su base annua: questo quindi non è il tasso fissato sulla singola rata mensile, ma quello che sarà corrisposto alla banca nell’arco di un anno.
La carte di credito revolving senza conto corrente hanno un’ulteriore particolarità: non sono legate a un conto, quindi sono aperte anche a categorie di clienti come gli studenti che non possono attestare un reddito proprio attraverso l’apertura di un conto presso la banca. Evidentemente l’accesso a questo genere di prodotto finanziario è più difficile, ma costituisce sicuramente una buona opportunità per chi necessita del credito senza poter ancora presentare un reddito consistente. Il rimborso di capitale e interessi avverrà quindi presso lo sportello bancario, tramite un bollettino postale o il versamento presso punti vendita abilitati, come molte tabaccherie.
Le carte revolving senza conto corrente permettono infatti di rateizzare il rimborso del capitale erogato tramite la carta di credito. Normalmente, infatti, le carte prevedono la restituzione delle somme emesse nel mese precedente su base mensile: questo significa che gli acquisti svolti a marzo, ad esempio, saranno rimborsati, con gli interessi, entro il mese di aprile. Inoltre, il rimborso viene svolto sotto forma di addebito sul conto corrente legato alla carta di credito.
Anche le carte revolving solitamente sono legate a un conto corrente: in questo caso, la differenza con le carte tradizionali consiste nel fatto che il cliente ogni mese può scegliere una cifra fissa da rimborsare automaticamente (ad esempio 200 euro), mentre l’eventuale eccedenza può essere restituita in un periodo di tempo più lungo, spalmandola su più mensilità. Si tratta dunque di una rateizzazione del rimborso. Certamente un vantaggio, perché il cliente non deve affrontare un esborso eccessivo tutto in un colpo, ma esistono anche i lati negativi, ossia dei tassi interessi passivi più alti sull’eccedenza rateizzata.
Il tasso ovviamente non è fisso per tutte le carte e, come al solito con i servizi bancari, viene fissato al momento della firma del contratto. Si stima però che questo tasso vari dal 14% al 20% su base annua: questo quindi non è il tasso fissato sulla singola rata mensile, ma quello che sarà corrisposto alla banca nell’arco di un anno.
La carte di credito revolving senza conto corrente hanno un’ulteriore particolarità: non sono legate a un conto, quindi sono aperte anche a categorie di clienti come gli studenti che non possono attestare un reddito proprio attraverso l’apertura di un conto presso la banca. Evidentemente l’accesso a questo genere di prodotto finanziario è più difficile, ma costituisce sicuramente una buona opportunità per chi necessita del credito senza poter ancora presentare un reddito consistente. Il rimborso di capitale e interessi avverrà quindi presso lo sportello bancario, tramite un bollettino postale o il versamento presso punti vendita abilitati, come molte tabaccherie.