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Bonifico estero

Bonifico estero
Il bonifico figura fra le più utilizzate forme di trasferimento di denaro. L’ordinante, colui che invia l’importo, può raggiungere chiunque possieda un conto corrente o uno strumento simile dotato di un codice IBAN. Il conto del beneficiario può trovarsi nel medesimo Paese dell’ordinante oppure all’estero. Il bonifico estero è quindi il trasferimento di una somma di denaro verso un conto fuori dall’Italia.

Questa operazione si svolge con le medesime modalità di un bonifico tradizionale. Sono infatti necessarie le coordinate del conto del beneficiario (in Europa il codice IBAN) e altre informazioni quali nome e cognome, ragione sociale e causale del bonifico. In questo modo potrete inviare il vostro denaro a chiunque.

La principale differenza fra un bonifico nazionale e uno estero è costituita dai possibili costi che questa seconda operazione può comportare, sia per chi invia il denaro, sia per chi lo riceve dall’estero. Possiamo distinguere fra Europa e resto del mondo per quanto riguarda le spese sostenute dall’ordinante. In Europa infatti è stata istituita l’area SEPA, che prevede l’armonizzazione delle disposizioni sui bonifici fra i Paesi che ne fanno parte (i membri dell’UE più altri Paesi come la Svizzera).

L’obiettivo è quello di uniformare i costi che vengono sostenuti dall’ordinante fra i bonifici nazionali e quelli internazionali. In sostanza, si cerca di raggiungere un costo europeo standard, che abbassi le spese di coloro che inviano denaro all’estero. In realtà però, una recente indagine di Corriere Economia mostra che i costi sono ancora differenti: per inviare 500 euro in Francia il costo è di circa 7,75 euro, mentre verso la Svizzera è di 20,5 euro.

Ancora più elevate le spese per chi invia un bonifico estero fuori dall’area SEPA: in questo caso, le spese lievitano perché la banca si appoggia a un intermediario per far giungere a destinazione l’importo. Per un bonifico di 500 euro in Turchia devono essere pagati circa 50 euro.

Per quanto invece riguarda i bonifici in entrata, è stata eliminata a poche settimane dalla sua introduzione la ritenuta fiscale del 20% sui bonifici dall’estero indirizzati a persone fisiche. Si trattava di una misura anti evasione, che però complicava non poco un’operazione che dovrebbe essere semplice come quella del bonifico estero.