Conto corrente
Per accreditare lo stipendio, per tenere da parte i soldi utili per piccole e grande spese, per pagare le utenze tramite un comodo servizio di domiciliazione, i consumatori hanno un comodo e ormai collaudatissimo strumento bancario di risparmio: il conto corrente.
Tecnicamente, il conto corrente rappresenta un cosiddetto contratto "tipico", in quanto è disciplinato dall'art. 1823 del codice civile.
Ogni conto corrente è univocamente individuato attraverso un codice a 27 caratteri, l'IBAN.
Quali servizi sono connessi a un conto corrente?
Uno strumento molto utile per il consumatore è quello dell'estratto conto, attraverso il quale esso potrà tenere sotto controllo gli importi depositati sul conto e i movimenti effettuati, il saldo, le spese, gli accrediti e quant'altro.
I conti correnti, però, presentano di norma anche dei costi, i quali possono essere fissi e variabili e di diversa entità nel caso in cui si tratti di un conto corrente "tradizione" oppure di un conto corrente online o, ancora, di particolari conti correnti con condizioni molto vantaggiose e dedicati a particolari fasce di clienti.
I costi dei conti correnti, come abbiamo appena detto, sono sia fissi che variabili: i primi sono sia quelli che si sostengono quando si apre un conto, ovvero l'imposta di bollo o il canone mensile, sia quelli annuali specificati sul contratto, mentre quelli variabili dipendono dalle operazioni effettuate e dai servizi di cui si usufruisce.
I soldi che il consumatore deposita sul conto corrente permettono, inoltre, di maturare degli interessi, che vengono accreditati sul conto stesso a cadenza regolare: purtroppo gli interessi creditori, ovvero quelli che la banca versa al consumatore, sono sempre piuttosto bassi e permettono però di coprire le spese, lasciando un esiguo margine di guadagno, se si considera inoltre che l'importo lordo dovuto dalla banca è gravato da un 27% di imposta fissa.
Tecnicamente, il conto corrente rappresenta un cosiddetto contratto "tipico", in quanto è disciplinato dall'art. 1823 del codice civile.
Ogni conto corrente è univocamente individuato attraverso un codice a 27 caratteri, l'IBAN.
Quali servizi sono connessi a un conto corrente?
- Bancomat, PagoBancomat e Fastpay
- Carnet di assegni
- Domiciliazione di utenze
Uno strumento molto utile per il consumatore è quello dell'estratto conto, attraverso il quale esso potrà tenere sotto controllo gli importi depositati sul conto e i movimenti effettuati, il saldo, le spese, gli accrediti e quant'altro.
I conti correnti, però, presentano di norma anche dei costi, i quali possono essere fissi e variabili e di diversa entità nel caso in cui si tratti di un conto corrente "tradizione" oppure di un conto corrente online o, ancora, di particolari conti correnti con condizioni molto vantaggiose e dedicati a particolari fasce di clienti.
I costi dei conti correnti, come abbiamo appena detto, sono sia fissi che variabili: i primi sono sia quelli che si sostengono quando si apre un conto, ovvero l'imposta di bollo o il canone mensile, sia quelli annuali specificati sul contratto, mentre quelli variabili dipendono dalle operazioni effettuate e dai servizi di cui si usufruisce.
I soldi che il consumatore deposita sul conto corrente permettono, inoltre, di maturare degli interessi, che vengono accreditati sul conto stesso a cadenza regolare: purtroppo gli interessi creditori, ovvero quelli che la banca versa al consumatore, sono sempre piuttosto bassi e permettono però di coprire le spese, lasciando un esiguo margine di guadagno, se si considera inoltre che l'importo lordo dovuto dalla banca è gravato da un 27% di imposta fissa.
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