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Pensione di reversibilità ai figli

Pensione di reversibilità ai figli
La pensione di reversibilità ai figli è un diritto che spetta ai figli di un pensionato defunto, che rispettino determinati requisiti. Infatti, non tutti coloro che si trovano in questa triste posizione, dopo aver perso il genitore, possono accedere alla reversibilità. Ancora diversa poi la situazione dei figli di un lavoratore non pensionato che viene a mancare: in questo caso, non si ha diritto alla pensione di reversibilità, ma a un’altra prestazione sociale, la pensione indiretta. Tuttavia, i requisiti di accesso a questi due assegni sono simili.

La reversibilità è calcolata come una percentuale della pensione erogata al pensionato defunto. Tuttavia, la percentuale spettante al beneficiario cambia a seconda che egli sia un coniuge, un nipote o un figlio. Specifichiamo innanzitutto che possono beneficiare della reversibilità i figli che sono inabili di qualunque età, studenti con meno di 21 anni (o meno di 26 anni se universitari) e che siano a carico. Rispettati questi requisiti possono beneficiare:

  • i figli, sia adottivi, sia affiliati, che siano stati riconosciuti legalmente o dichiarati giudizialmente;
  • i figli nati da precedente matrimonio, riconosciuti legalmente o dichiarati giudizialmente dal coniuge del defunto;
  • i minori che siano stati legalmente affidati alla famiglia del defunto;
  • i figli legittimi o legittimati, adottivi o affiliati, naturali, purché minorenni.

Per sapere se una persona può accedere a questa tipologia di pensione, bisogna però chiarire cosa intenda l’INPS, l’ente che eroga l’assegno, per figli a carico. In generale ci si riferisce a una situazione di mancata autosufficienza economica da parte del figlio. Come viene misurata questa situazione? Si presume che il figlio superstite sia a carico del defunto quando il suo reddito individuale non superi l’importo del trattamento minimo della pensione maggiorato del 30% e ci sia stato un mantenimento abituale da parte del genitore.

Una volta stabilito che il superstite a carico può beneficiare della pensione di reversibilità ai figli, l’importo di tale assegno verrà calcolato sull’ammontare della pensione del defunto. Per i figli, la percentuale a cui si ha diritto è del 70%, in caso di unico figlio superstite. Se invece sono rimasti due figli soli (dunque senza il coniuge del defunto), la percentuale sale all’80%. In caso di tre o più figli unici superstiti, si arriva al 100% della pensione. Comunque, per tutte le informazioni sul calcolo della reversibilità, vi rimandiamo a questo nostro approfondimento.