Contratto a progetto contributi

In questo articolo dal titolo “Contratto a progetto contributi” cercheremo di illustrare il tipo di regime contributivo applicato alla particolare tipologia del contratto a progetto, ovvero il rapporto di lavoro tra un’azienda committente e un soggetto che vi presta la propria attività in modo autonomo e non subordinato alle regole aziendali. Infatti l’autonomia dei lavoratori a progetto si esplica prevalentemente a livello di gestione dell’attività. Si ricorda che il contratto a progetto rappresenta una novità recente, una sorta di evoluzione del contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.). Inoltre, altra caratteristica fondamentale del lavoro a progetto è la messa a punto di un effettivo progetto che giustifichi la sottoscrizione del contratto in atto.
Non trattandosi quindi di una forma di impiego alle dipendenze dirette di terzi e aziende, il soggetto prestatore di lavoro dovrà iscriversi, prima di firmare il contratto, alla gestione separata dell’Inps, reperendo i modelli sul sito ufficiale o presentandosi presso una delle sedi dell’ente previdenziale. Nel modello di domanda i lavoratori dovranno indicare, oltre ai dati anagrafici, anche le informazioni relative il proprio contratto a progetto, specialmente quelle concernenti alla durata e alla tipologia di impiego.
La percentuale di contribuzione si applica al compenso che il lavoratore percepisce, sulla base di aliquote che possono essere diverse in relazione al fatto che il lavoratore sia già iscritto ad altre forme pensionistiche o meno. Nel caso in cui il soggetto sia già iscritto ad altri enti previdenziali, l’aliquota è del 20%, mentre per gli altri è del 27,72% (percentuale comprensiva anche delle quote concernenti le forme di tutela, quali la malattia e la maternità per esempio).
La contribuzione è versata per due terzi dal committente di lavoro e per un terzo dal lavoratore, il cui ammontare verrà detratto direttamente dalla busta paga. Il committente invece versa i contributi per il lavoratore a progetto, tramite la compilazione del modello F24, alla gestione separata dell’Inps, entro il sedicesimo giorno del mese successivo a quello del versamento della retribuzione al lordo.
Si sottolinea che sono stati stabiliti un reddito minimo (sui 15.000 euro) e un reddito massimo (sui 99.000 euro) su cui versare i corrispondenti contributi al fine di maturare il diritto alla prestazione pensionistica.
Per ulteriori informazioni sul contratto di lavoro co.co.pro si consiglia di consultare la corrispondente pagina web del sito ufficiale dell’Inps.
Non trattandosi quindi di una forma di impiego alle dipendenze dirette di terzi e aziende, il soggetto prestatore di lavoro dovrà iscriversi, prima di firmare il contratto, alla gestione separata dell’Inps, reperendo i modelli sul sito ufficiale o presentandosi presso una delle sedi dell’ente previdenziale. Nel modello di domanda i lavoratori dovranno indicare, oltre ai dati anagrafici, anche le informazioni relative il proprio contratto a progetto, specialmente quelle concernenti alla durata e alla tipologia di impiego.
La percentuale di contribuzione si applica al compenso che il lavoratore percepisce, sulla base di aliquote che possono essere diverse in relazione al fatto che il lavoratore sia già iscritto ad altre forme pensionistiche o meno. Nel caso in cui il soggetto sia già iscritto ad altri enti previdenziali, l’aliquota è del 20%, mentre per gli altri è del 27,72% (percentuale comprensiva anche delle quote concernenti le forme di tutela, quali la malattia e la maternità per esempio).
La contribuzione è versata per due terzi dal committente di lavoro e per un terzo dal lavoratore, il cui ammontare verrà detratto direttamente dalla busta paga. Il committente invece versa i contributi per il lavoratore a progetto, tramite la compilazione del modello F24, alla gestione separata dell’Inps, entro il sedicesimo giorno del mese successivo a quello del versamento della retribuzione al lordo.
Si sottolinea che sono stati stabiliti un reddito minimo (sui 15.000 euro) e un reddito massimo (sui 99.000 euro) su cui versare i corrispondenti contributi al fine di maturare il diritto alla prestazione pensionistica.
Per ulteriori informazioni sul contratto di lavoro co.co.pro si consiglia di consultare la corrispondente pagina web del sito ufficiale dell’Inps.