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Registrazione contratto di locazione

Registrazione contratto di locazione
La registrazione del contratto di locazione è obbligatoria per tutti i contratti che prevedono un affitto di un bene immobile superiore ai 30 giorni consecutivi.

La registrazione va effettuata presso gli uffici preposti dell'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla decorrenza del contratto o dalla data della sua stipula quando le due date non coincidano. Può infatti succedere che il contratto venga stipulato con anticipo rispetto alla decorrenza e, in questo caso, i 30 giorni di tempo vengono calcolati a partire dalla data di decorrenza del contratto.

L'affittuario o il proprietario dell'immobile sono tenuti a presentare la registrazione del contratto di affitto nei tempi stabiliti e possono farlo rivolgendosi agli uffici dell'Agenzia delle Entrate competenti per territorio, oppure rivolgendosi a professionisti abilitati alla registrazione telematica. Le agenzie immobiliari, trattando numerosi contratti, svolgono spesso anche il servizio di registrazione, sgravando così i proprietari dal dover sbrigare le pratiche obbligatorie.

Per le pratiche presentate presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate è necessario compilare un modulo, il modello RLI, reperibile online a questo indirizzo, oppure presso gli sportelli dell'Agenzia delle Entrate. Nel modello bisogna indicare tutti i dati richiesti riguardanti il proprietario dell'immobile locato e dell'affittuario, nonché i dati sull'immobile e la volontà di rinunciare o meno alla cosiddetta “cedolare secca”, che consente di pagare una cifra dal 15 al 21 per cento a seconda dell'immobile in sostituzione di Irpef e addizionali.

Per il pagamento della registrazione del contratto, oltre a un'imposta di bollo in misura fissa e pari a 16 euro per 4 facciate protocollo o 100 righe e si applica ad ogni copia del contratto. A questo, va aggiunta l'imposta di registro che varia a seconda dell'immobile locato: per i fabbricati a uso abitativo, l'importo è del 2 per cento sul canone annuo e moltiplicato per il numero di anni di durata del contratto. Se, quindi, il canone è di 5 mila euro annui e il contratto è di 4 anni, l'imposta da pagare sarà pari a 400 euro. Per i fabbricati strumentali, cioè ad uso non abitativo, l'imposta è dell'1 per cento per i soggetti Iva, mentre è del 2 per cento per tutti gli altri soggetti. Per i fabbricati rurali l'imposta di registro scende a 0,50 per cento del corrispettivo annuo e moltiplicato per le annualità previste dal contratto.

Per i contratti a durata pluriennale, si può scegliere se versare quanto dovuto in un'unica soluzione, oppure versare una quota al momento del rinnovo annuale del contratto. Il conduttore e il locatore sono tenuti a versare ciascuno la metà del costo della registrazione.