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Compravendita immobili tra privati

Compravendita immobili tra privati
Come funziona la compravendita immobili tra privati. In questo articolo troverai tutte le indicazioni necessarie su come portare a termina la trattativa immobiliare tra due soggetti senza l'aiuto del notaio.

Nell'ambito del mercato degli immobili per concludere la compravendita di un'abitazione si può scegliere di concludere la trattativa tra privati. In questo caso si può decidere se farsi aiutare da un notaio o meno. Nel secondo caso si parla di trattativa privata che viene conclusa con un documento non in forma di atto di pubblico (bensì nella forma della scrittura privata) ma con la stessa validità dei un contratto concluso con la presenza di un notaio. Per conoscere una stima della parcella da corrispondere a un tecnico notarile per compiere tutte le procedure necessarie a firmare il rogito, si consiglia la lettura dell'articolo sul preventivo notaio.

Se invece si decide di far intervenire un notaio si dovrà tenere presente che i costi lieviteranno ma che il documento sarà direttamente inseribile nei Registri Immobiliari, condizione che non si verifica nella procedura con scrittura privata, la quale dovrà prima essere accertata giudizialmente.
Altri costi da sostenere sono quelli relativi alle imposte di registro e alle imposte catastali, che sono a completo carico dell'acquirente. Essendo il notaio a preoccuparsi di inoltrare la cifra giusta che spetta all'Erario, diventa sostituto d'imposta. Per poter effettuare correttamente il calcolo per stabilire la cifra costituente le imposte bisogna essere a conoscenza dei dati contenuti nella visura catastale. Inoltre è da considerare a che tipo di categoria appartiene l'immobile in oggetto, cioè se è una prima casa o una seconda casa.

L'articolo 10 del Decreto Legislativo 23/2011 e l'articolo 26 del Decreto Istruzioni sono le fonti legislative dalle quali discendono i calcoli per le imposte sulla compravendita tra privati. Ogni anno ci sono delle modifiche nelle percentuali che costituiscono le differente imposte, ma per il 2104 si osserva un calo dell'imposta di registro, di quella ipotecaria e catastale (prima erano di 168 euro l'una, ora ammontano a 50 euro ciascuna), mentre non si dovranno più corrispondere le spese di trascrizione del contratto, le imposte di bollo e quelle di voltura, almeno nel caso di una prima casa.

Nel caso in cui sia una seconda casa a essere oggetto della compravendita tra privati si osserva invece un aumento dell'imposta di registro, mentre per le imposte catastali e quelle ipotecarie si verifica la stessa diminuzione riscontrata per la prima casa. Anche per le seconde case si è esentati, per l'anno 2014, dal pagamento dei bolli per la trascrizione e la voltura.