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Cedolare secca

Cedolare secca
La cedolare secca è un regime facoltativo che permette di pagare un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali sulla locazione degli immobili a scopo abitativo. Se dunque siete proprietari di un immobile e avete intenzione di affittarlo, la cedolare secca costituisce un’importante opportunità, in molti casi. Normalmente l’affitto, o reddito derivante dalla locazione di un immobile a scopo abitativo, era soggetto alla normale tassazione IRPEF: veniva sommato al reddito complessivo e al totale si imponeva l’aliquota determinata dalla fascia di reddito di appartenenza.

La cedolare secca permette invece di scorporare il canone dal reddito complessivo e prevede la possibilità di pagare un’aliquota fissa del 21% solo sull’ammontare del canone annuale stesso, indipendentemente dal reddito totale del proprietario. Un altro vantaggio da considerare è che per i contratti sottoposti a cedolare secca non si dovranno pagare ulteriori imposte di bollo e di registro dovute altrimenti per registrazioni, risoluzioni e proroghe. Rimane invece obbligatorio il pagamento dell’imposta di registro per la cessione del contratto di locazione. Il pagamento avviene in due fasi: un acconto pari al 95% del dovuto (pagabile in due parti, se superava, nel 2013, i 257,52 euro) e poi il rimanente.

Esiste inoltre un regime agevolato per i contratti a canone concordato, una particolare stipula che prevede un canone più basso di quelli di mercato, concordato, per il suo ammontare massimo e minimo, a livello locale. Dal 2014, l’aliquota per questo tipo di contratti è scesa ulteriormente da un già vantaggioso 15% al 10%.

Come si accede a questo regime fiscale? Normalmente, la scelta della cedolare secca viene inserita all’apertura di un nuovo contratto di locazione e verrà applicata per tutta la durata del contratto (o della sua proroga). Attenzione però: questa decisione implica la rinuncia a chiedere la revisione del contratto nel periodo di durata dell’opzione. Per i contratti già in essere invece, la cedolare secca può essere richiesta alla scadenza annuale del contratto, ossia quando si sarebbe dovuta pagare l’imposta annuale di registro. Il locatore può comunque scegliere di revocare l’opzione in corrispondenza della scadenza annuale, comunicandolo con almeno 30 giorni di preavviso. Per passare da un contratto a canone libero a uno con canone concordato bisogna invece disdire il vecchio e stipulare un nuovo accordo con l’inquilino.

Dal 2014 la registrazione dei contratti di locazione, con annessa possibilità di esercitare o revocare l’opzione della cedolare secca, avviene tramite il nuovo modello RLI, che sostituisce i precedenti: il modello SIRIA e il modello 69.