Anticipo TFR per acquisto prima casa

Il TFR, Trattamento di Fine Rapporto, è comunemente conosciuto come ‘buonuscita’ o ‘liquidazione’, viene accantonato nel corso degli anni dal lavoratore dipendente ed è erogato al termine del rapporto di lavoro. Tuttavia, esistono dei casi specifici in cui è possibile chiederne un’anticipazione: spese sanitarie per terapie e interventi straordinari, spese durante l’astensione facoltativa per maternità, spese durante i congedi per formazione e acquisto della prima casa.
L’anticipo del TFR per l'acquisto della prima casa è dunque uno strumento molto utile a disposizione dei lavoratori dipendenti. Sono previsti però dei requisiti precisi per accedere all’anticipo, che comunque non può superare il 70% del TFR accantonato fino al momento della richiesta. Le condizioni da rispettare sono:
L’anticipo del TFR può essere richiesto una sola volta nel corso del rapporto di lavoro: esso viene ‘prelevato’ direttamente dal TFR accantonato negli anni dal lavoratore, che al termine dell’esperienza lavorativa avrà diritto solo all’eventuale rimanenza, pari almeno al 30% dell’importo al momento della richiesta. Nelle aziende con meno di 25 addetti, il datore di lavori non è obbligato a consentire l’erogazione.
L’anticipo per l'acquisto della prima casa può essere richiesto in vari casi:
Come richiedere l’anticipo? È necessario redigere una domanda scritta, allegando la documentazione necessaria. Nel caso più comune, quello dell’acquisto della prima casa da parte del lavoratore, i documenti da allegare alla richiesta sono copia di documento d’identità e codice fiscale, questionario fiscale compilato dal datore di lavoro e dichiarazione dello stato di servizio del lavoratore da parte dell’azienda. Soprattutto è fondamentale allegare copia autentica del rogito, o atto di compravendita, e del compromesso, o preliminare di contratto.
L’anticipo del TFR per l'acquisto della prima casa è dunque uno strumento molto utile a disposizione dei lavoratori dipendenti. Sono previsti però dei requisiti precisi per accedere all’anticipo, che comunque non può superare il 70% del TFR accantonato fino al momento della richiesta. Le condizioni da rispettare sono:
- aver maturato almeno 8 anni di servizio presso il medesimo datore di lavoro.
- nelle imprese con almeno 25 dipendenti, nell’anno precedente non ne deve aver fatto richiesta più del 10% dei dipendenti aventi diritto e comunque non più del 4% dei dipendenti complessivi.
L’anticipo del TFR può essere richiesto una sola volta nel corso del rapporto di lavoro: esso viene ‘prelevato’ direttamente dal TFR accantonato negli anni dal lavoratore, che al termine dell’esperienza lavorativa avrà diritto solo all’eventuale rimanenza, pari almeno al 30% dell’importo al momento della richiesta. Nelle aziende con meno di 25 addetti, il datore di lavori non è obbligato a consentire l’erogazione.
L’anticipo per l'acquisto della prima casa può essere richiesto in vari casi:
- acquisto della prima casa.
- acquisto della prima casa per il figlio del lavoratore.
- acquisto della prima casa a nome del coniuge, se in comunione dei beni.
- acquisto tramite la partecipazione a una cooperativa edilizia.
- costruzione della prima casa su un proprio terreno.
Come richiedere l’anticipo? È necessario redigere una domanda scritta, allegando la documentazione necessaria. Nel caso più comune, quello dell’acquisto della prima casa da parte del lavoratore, i documenti da allegare alla richiesta sono copia di documento d’identità e codice fiscale, questionario fiscale compilato dal datore di lavoro e dichiarazione dello stato di servizio del lavoratore da parte dell’azienda. Soprattutto è fondamentale allegare copia autentica del rogito, o atto di compravendita, e del compromesso, o preliminare di contratto.