Rai Storia Streaming

Rai Storia è in streaming. Non c’è bisogno che cerchi in rete gli indirizzi che fanno accedere alle dirette TV (che comunque ci sono). Infatti, c’è il sito messo a disposizione dalla Rai, che offre lo streaming delle sue reti: anche di Rai Storia.
Se ti appassionano i personaggi storici, le battaglie famose e i modi in cui i popoli vivevano nel passato, vorrai anche vedere i documentari più interessanti anche su un device (non solo in TV): ad esempio, nei momenti in cui ti trovi in viaggio e hai solo il tuo computer, le cuffiette e una connessione buona. Se è così, puoi cliccare questo link.
Lo schermo compare subito e fa partire la trasmissione in onda in questo momento. Nel caso di Rai Storia in streaming, devi solo installare Microsoft Silverlight (la richiesta compare già sullo schermo e basta fare un clic). Per il resto, ingrandisci la videata, se lo desideri, e regola il volume.
Sulla destra trovi le dirette anche degli altri canali Rai (questo sito ti mostra infatti anche i loro riferimenti). E il palinsesto della rete? È al fondo della homepage, insieme a quelli di Rai 1, Rai Gulp, eccetera: c’è tutta la programmazione settimanale, per sapere in che giorno e a che ora non devi perderti la trasmissione che vuoi vedere.
Per quel che riguarda Rai Storia, i suoi punti forte sono due: prima di tutto, l’utilizzo delle teche Rai, un patrimonio di video storici molto vasto che serve a girare nuovi documentari. E poi, il fatto di rispettare anniversari e ricorrenze di personaggi ed eventi diversissimi tra loro. E questi due sono forse i motivi principali per cui il target di Rai Storia è molto ampio: uomini e donne, giovani e meno giovani, persone da sempre appassionate di storia e altre che non lo sono.
E proprio parlando delle ricorrenze quotidiane, una trasmissione offerta da Rai Storia (anche in streaming) è il programma Il giorno e la storia (fino al 1° aprile 2014 si chiamava Res Gestae): tutto contestualizzato per mostrare come personaggi, fatti e ideologie influiscano ancora nelle nostre vite. Oppure Mille papaveri rossi, che prende il titolo da una canzone del cantautore Fabrizio De Andrè. E il tema è lo stesso: il dramma delle guerre, soprattutto i due conflitti mondiali e quella silenziosa che ha contrapposto Stati Uniti e Unione Sovietica.
Se ti appassionano i personaggi storici, le battaglie famose e i modi in cui i popoli vivevano nel passato, vorrai anche vedere i documentari più interessanti anche su un device (non solo in TV): ad esempio, nei momenti in cui ti trovi in viaggio e hai solo il tuo computer, le cuffiette e una connessione buona. Se è così, puoi cliccare questo link.
Lo schermo compare subito e fa partire la trasmissione in onda in questo momento. Nel caso di Rai Storia in streaming, devi solo installare Microsoft Silverlight (la richiesta compare già sullo schermo e basta fare un clic). Per il resto, ingrandisci la videata, se lo desideri, e regola il volume.
Sulla destra trovi le dirette anche degli altri canali Rai (questo sito ti mostra infatti anche i loro riferimenti). E il palinsesto della rete? È al fondo della homepage, insieme a quelli di Rai 1, Rai Gulp, eccetera: c’è tutta la programmazione settimanale, per sapere in che giorno e a che ora non devi perderti la trasmissione che vuoi vedere.
Per quel che riguarda Rai Storia, i suoi punti forte sono due: prima di tutto, l’utilizzo delle teche Rai, un patrimonio di video storici molto vasto che serve a girare nuovi documentari. E poi, il fatto di rispettare anniversari e ricorrenze di personaggi ed eventi diversissimi tra loro. E questi due sono forse i motivi principali per cui il target di Rai Storia è molto ampio: uomini e donne, giovani e meno giovani, persone da sempre appassionate di storia e altre che non lo sono.
E proprio parlando delle ricorrenze quotidiane, una trasmissione offerta da Rai Storia (anche in streaming) è il programma Il giorno e la storia (fino al 1° aprile 2014 si chiamava Res Gestae): tutto contestualizzato per mostrare come personaggi, fatti e ideologie influiscano ancora nelle nostre vite. Oppure Mille papaveri rossi, che prende il titolo da una canzone del cantautore Fabrizio De Andrè. E il tema è lo stesso: il dramma delle guerre, soprattutto i due conflitti mondiali e quella silenziosa che ha contrapposto Stati Uniti e Unione Sovietica.